Contrasti in Maggioranza: La Lega Sfida Fratelli d’Italia sul Terzo Mandato
13 Mar 2024 - Italia
Un emendamento al centro della discordia rivela le tensioni tra alleati di governo e ambizioni interne alla Lega
Il Voto in Senato: Una Spaccatura Evidente
La discussione sul decreto legge relativo alle consultazioni elettorali del 2024 e alla revisione delle anagrafi ha portato a una netta divisione in Senato. L’emendamento della Lega, che proponeva l’introduzione del terzo mandato consecutivo per i presidenti di Regione, è stato bocciato con 112 voti contrari, 26 favorevoli e 3 astenuti. A votare contro, oltre a Fratelli d’Italia (FdI) e Forza Italia (FI), anche il Partito Democratico (PD), il Movimento 5 Stelle (M5S) e Avs, mentre la Svp si è astenuta.
La Proposta della Lega e l’Ambizione di Zaia
La Lega aveva ripresentato in Aula al Senato l’emendamento già bocciato in commissione, mirando a modificare le norme sull’ineleggibilità per consentire fino a tre mandati consecutivi ai presidenti di Regione. Questa proposta non solo ha evidenziato una frattura all’interno della maggioranza, in particolare con Fratelli d’Italia e Forza Italia, ma ha anche sottolineato l’intento di assicurare a Luca Zaia, attuale Governatore del Veneto, la possibilità di una nuova candidatura. La figura di Zaia emerge così come centrale nelle strategie future della Lega, riflettendo l’importanza del suo ruolo politico regionale a livello nazionale.
Il Momento Delicato per Salvini
Il contesto attuale rappresenta un momento particolarmente delicato per Matteo Salvini, segretario della Lega, a causa dei crescenti malumori interni al partito. Una corrente significativa all’interno della Lega spinge affinché Salvini lasci la segreteria del partito a favore di Zaia, ritenuto da molti una figura capace di rinnovare l’immagine e le fortune del partito. Questa tensione interna si aggiunge alla complessità delle dinamiche di maggioranza, rendendo la gestione delle prossime mosse politiche della Lega estremamente delicata.
La Risposta del Governo e Ritiro dell’Emendamento sui Ballottaggi
Di fronte alla mancanza di consenso tra gli alleati di maggioranza sul terzo mandato, il governo ha deciso di rimettersi al giudizio dell’Aula, mantenendo una posizione neutrale. Inoltre, la Lega ha ritirato un altro emendamento controverso, che proponeva l’abolizione del ballottaggio per l’elezione dei sindaci, dopo una lunga trattativa all’interno della maggioranza. Questa decisione sottolinea la volontà di mantenere una certa coesione all’interno della coalizione di governo, nonostante le evidenti tensioni.
Questo episodio mette in luce non solo le dinamiche complesse e talvolta conflittuali all’interno della maggioranza di governo, ma anche le sfide interne alla Lega, con la figura di Zaia che emerge come potenziale punto di svolta per il futuro del partito.