Contrasto ai Trafficanti di Esseri Umani
30 Lug 2023 - Geopolitica
Certamente, ecco il tuo articolo riformulato:
Nel recente vertice di Roma, dedicato all’immigrazione e allo sviluppo del Medio Oriente, si è discusso, non senza una certa urgenza, l’importanza di sconfiggere i trafficanti di esseri umani. Il dilemma principale riguarda l’immigrazione irregolare, che rappresenta una sfida per chi è responsabile dell’accoglienza e, peggio ancora, un grave pericolo per i migranti che cadono preda di gruppi criminali.
Nel corso degli anni, la lotta ai trafficanti è stata relegata sullo sfondo. Solo di recente si è iniziato a sottolineare l’importanza di smantellare queste reti criminali transnazionali. Queste organizzazioni criminali si sviluppano sia nei Paesi di origine che in quelli di destinazione dei migranti. In Europa, negli ultimi mesi, il discorso riguardante i trafficanti ha guadagnato un posto centrale nelle discussioni. In diversi luoghi, tra cui Bruxelles, è emersa l’idea che contrastare i trafficanti sia una priorità. Questa prospettiva è supportata da vari governi europei, a cominciare da quello italiano.
Ursula Von Der Leyen, presentando il nuovo piano per la gestione dei flussi migratori, ha fatto riferimento alla lotta contro le reti criminali. Questa lotta rappresenta uno degli obiettivi dell’accordo concluso con la Tunisia, sostenuto anche da Giorgia Meloni e dal primo ministro olandese Mark Rutte.
Cambiamenti significativi sono in corso. Se prima la lotta ai trafficanti era considerata secondaria, ora sta assumendo una rilevanza crescente. Questo fa parte della strategia detta “dimensione esterna” delle politiche europee sull’immigrazione, che punta a controllare la situazione al di là del Mediterraneo, compresa la lotta ai trafficanti.
Nel frattempo, anche dall’altra parte del Mediterraneo, i governi stanno adottando misure di contrasto ai trafficanti e cercando di contenere le reti criminali. La Libia ne è un esempio significativo. Il governo di Tripoli ha impiegato la forza contro i trafficanti a ovest della capitale. Abdul Hamid Ddeibah ha usato droni per colpire le basi dei contrabbandieri.
La situazione è altrettanto preoccupante in Bangladesh, uno dei Paesi più colpiti dal traffico di esseri umani. Il Paese, uno dei più popolosi al mondo, è afflitto da disuguaglianze che da almeno un ventennio alimentano l’emigrazione. Nonostante il fenomeno sia ampio, le autorità sono riuscite a scoprire e smantellare numerose reti criminali.
In Tunisia, il Paese da cui sono partiti più migranti verso l’Italia nel 2023, il governo ha iniziato a contrastare i trafficanti. Recentemente sono state effettuate diverse operazioni, tra cui l’arresto di decine di persone sospettate di far parte delle reti di contrabbandieri.
La situazione è simile in Algeria. Anche qui, il governo ha intrapreso operazioni per sgominare le bande di trafficanti. Recentemente, 32 persone sono state arrestate a Orano.
Sebbene il contrasto ai trafficanti sia ancora agli inizi, vi sono segni di cambiamento su entrambi i lati del Mediterraneo. Potrebbe essere stato trovato un percorso da seguire: per limitare i flussi irregolari, è necessario interrompere gli affari illeciti gestiti da uomini senza scrupoli.