Contrasto nella Lega: Salvini e Zaia Divisi sulla Legge del Fine Vita
17 Gen 2024 - Italia
Il vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha espresso la sua soddisfazione per la bocciatura della legge sul fine vita in Veneto. Durante un’intervista ad Agorà, Salvini ha chiarito la sua posizione, sottolineando la necessità di tutelare la vita “dalla culla alla fine” e di garantire le cure necessarie, senza però arrivare ai “livelli olandesi”. Ha inoltre evidenziato la libertà di pensiero all’interno della Lega, affermando che avrebbe votato contro la legge, in linea con la decisione del Consiglio Regionale Veneto.
La Visione di Luca Zaia
Dall’altra parte, il governatore del Veneto, Luca Zaia, ha espresso una visione differente in un’intervista al Corriere della Sera. Zaia ha criticato l’ipocrisia di coloro che ignorano la sentenza della Corte costituzionale del 2019, che già autorizza il fine vita. Secondo lui, la legge respinta mirava a regolare le modalità e i tempi del suicidio medicalmente assistito, un tema etico più che politico. Ha inoltre rimarcato che non c’è stata una riunione della Lega per contare i voti, sottolineando che una tale pratica sarebbe stata “vomitevole”.
La Spaccatura Ideologica
La contrapposizione tra Salvini e Zaia riflette una spaccatura più ampia, non solo all’interno della Lega, ma in tutta Italia, su temi delicati come il fine vita. Zaia ha espresso rammarico per il mancato sfruttamento dell’occasione di adottare una legge che regolamentasse il suicidio assistito, una pratica già esistente ma non adeguatamente normata. La sua critica è rivolta a chi nega questa realtà e rifiuta la necessità di una regolamentazione.