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Crisi diplomatica: il Cremlino attacca l’UE dopo le nomine ai vertici!

29 Giu 2024 - Europa

Mosca critica duramente i nuovi leader dell'UE. Le relazioni con Bruxelles in pericolo dopo le dichiarazioni su Kaja Kallas e Ursula von der Leyen.

Crisi diplomatica: il Cremlino attacca l’UE dopo le nomine ai vertici!

Relazioni tese tra Mosca e Bruxelles

Il Cremlino ha definito “pessime” le prospettive dei rapporti tra Mosca e l’Unione Europea a seguito delle nuove nomine ai vertici dell’UE. Le recenti scelte, note come “Top Jobs”, sembrano non promettere miglioramenti nelle relazioni, già segnate da tensioni e incomprensioni.

Le critiche di Peskov

Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, ha sottolineato che nulla cambierà rispetto all’attuale corso negativo delle relazioni con i 27 paesi membri. In particolare, la riconferma di Ursula von der Leyen alla guida della Commissione Europea non è stata accolta con favore da Mosca. Peskov ha dichiarato che von der Leyen “non è una sostenitrice della normalizzazione delle relazioni tra UE e Russia”, affermando che “così la conosciamo, così la ricordiamo, e su questo piano non cambia nulla”.

La nomina di Kaja Kallas

La scelta di Kaja Kallas, premier estone, come successore di Josep Borrell nella carica di Alto Commissario per la politica estera comune, è stata particolarmente criticata dal Cremlino. Secondo Peskov, Kallas “non ha ancora dimostrato inclinazioni diplomatiche” ed è nota per “dichiarazioni assolutamente inconciliabili e talvolta anche sfrenatamente russofobe”.

Un passato di tensioni

Dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina, Kallas è stata una delle principali voci a favore delle sanzioni contro Mosca, del supporto militare a Kiev e del rafforzamento delle capacità di difesa del blocco europeo. Le sue posizioni ferme hanno contribuito a definire il suo ruolo come forza trainante nella politica dell’UE. A febbraio, la polizia russa ha inserito Kallas nella lista dei ricercati, accusandola di rimuovere monumenti dedicati ai soldati sovietici della Seconda Guerra Mondiale.

Prospettive future

Le dichiarazioni di Peskov riflettono un clima di pessimismo e sfiducia verso la possibilità di una normalizzazione delle relazioni tra Mosca e Bruxelles. Con le nuove nomine, il Cremlino sembra prevedere una prosecuzione delle tensioni e una scarsa apertura al dialogo diplomatico.

In questo contesto, la scelta dei vertici dell’Unione Europea appare cruciale per determinare il futuro delle relazioni con la Russia, che restano appese a un filo di delicatezza e complessità geopolitica.

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