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Crosetto condanna Israele nell’informativa al Senato: “Attacco a UNIFIL è crimine di guerra”

17 Ott 2024 - Italia

Durante l’informativa al Senato, il Ministro della Difesa Guido Crosetto ha condannato l’attacco israeliano contro le basi italiane in Libano, definendolo un crimine di guerra e chiedendo il rispetto del diritto internazionale e la protezione dei civili.

Crosetto condanna Israele nell’informativa al Senato: “Attacco a UNIFIL è crimine di guerra”

Crosetto condanna duramente l’attacco israeliano contro UNIFIL

Nel corso di una drammatica informativa al Senato, il Ministro della Difesa Guido Crosetto ha descritto gli attacchi dell’esercito israeliano contro le basi italiane della missione UNIFIL in Libano come “atti inaccettabili e ripetuti”. Ha sottolineato che non ci sono motivi militari che possano giustificare tali azioni, definendole invece “un crimine di guerra”.

Crosetto ha informato il Senato di aver subito avvertito la Premier Giorgia Meloni e i vertici delle Nazioni Unite dopo che le basi italiane, situate vicino a Naqoura, sono state colpite. L’attacco ha causato danni significativi alle strutture di sorveglianza e ha costretto i caschi blu italiani a rifugiarsi nei bunker. Nonostante le proteste del governo italiano e gli sforzi diplomatici per ottenere spiegazioni, altri colpi sono seguiti nelle ore successive, aggravando la gravità della situazione.

La richiesta italiana di rispetto per il diritto internazionale

Crosetto ha chiarito che l’Italia sostiene il diritto di Israele a difendersi dagli attacchi terroristici, ma ha ribadito che questo diritto deve essere esercitato nel pieno rispetto del diritto internazionale. Ha chiesto esplicitamente che vengano risparmiati i civili e che sia garantita la sicurezza del personale UNIFIL, che ha il mandato di mantenere la pace nella regione.

Il ministro ha poi espresso la ferma posizione del governo: “L’Italia non prenderà ordini da Israele e il nostro impegno in Libano continuerà nel rispetto della missione delle Nazioni Unite”. Questa dichiarazione riflette una netta presa di distanza dalle posizioni israeliane e un rafforzamento della linea italiana, determinata a proteggere sia i propri militari sia il processo di pace in una zona estremamente instabile.

Rafforzamento della missione UNIFIL e sostegno alle forze libanesi

Crosetto ha anche proposto un rafforzamento della missione UNIFIL, per renderla più efficace in un contesto in cui le tensioni crescono giorno dopo giorno. Ha inoltre indicato l’importanza di aumentare il supporto alle forze armate libanesi, affinché possano svolgere un ruolo più credibile e autonomo nel mantenimento della sicurezza.

Nonostante la situazione critica, il ministro ha sottolineato che la soluzione al conflitto non può essere militare, ma diplomatica. Ha ribadito che l’Italia lavorerà con tutti i partner internazionali per trovare una soluzione che garantisca stabilità nella regione, sebbene riconosca le enormi difficoltà.

Le conseguenze diplomatiche e il futuro delle relazioni con Israele

A seguito di questi eventi, il governo italiano ha convocato l’ambasciatore israeliano per esprimere il proprio disappunto, mentre Crosetto ha contattato il suo omologo israeliano per protestare formalmente. Queste azioni segnano una fase critica nelle relazioni bilaterali tra i due paesi, con il governo italiano che ha assunto una posizione più risoluta rispetto al passato, mostrando una volontà chiara di difendere i propri interessi e i propri soldati.

La gravità di questi attacchi contro il personale italiano e ONU solleva interrogativi sull’effettiva capacità di Israele di contenere le proprie operazioni militari e rispettare le regole del diritto umanitario. La pressione diplomatica italiana, in sinergia con le altre potenze europee coinvolte, sarà fondamentale per cercare una via d’uscita da una crisi che rischia di sfuggire di mano.

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