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Da Harvard al Dominio Globale: I 20 Anni di Facebook tra Innovazione e Controversie

4 Feb 2024 - Approfondimenti Politici

Da Harvard al Dominio Globale: I 20 Anni di Facebook tra Innovazione e Controversie

Vent’anni fa, Mark Zuckerberg e un gruppo di amici da Harvard lanciarono Facebook, inizialmente dedicato al mondo universitario. Registrato come thefacebook.com a gennaio 2004, il sito aprì ufficialmente il 4 febbraio, espandendosi rapidamente oltre le università americane fino a diventare un fenomeno globale. Oggi, con oltre due miliardi di utenti attivi giornalieri, Facebook è una delle aziende più valorizzate al mondo, influenzando profondamente società, privacy, amicizia, informazione, politica, lavoro e l’interazione tra reale e virtuale.

Impatto Culturale e Sociale

Facebook ha introdotto l’era dei social media partecipativi, dominando il mercato nonostante venga considerato il social dei ‘boomer’. Ha innovato con funzionalità come la bacheca, il flusso di notizie personalizzato e il concetto di “like”, influenzando la creazione di piattaforme successive. L’acquisizione di Instagram, WhatsApp e il lancio di Messenger hanno consolidato l’impero di Zuckerberg, evidenziando il potere dei social nella generazione di connessioni e nel modello di business basato sulla pubblicità.

Controversie e Sfide

Nonostante il successo, Facebook ha affrontato numerose controversie, in particolare riguardanti la privacy. Lo scandalo di Cambridge Analytica nel 2018 ha sollevato questioni sul trattamento dei dati personali senza consenso. Le rivelazioni di Frances Haugen nel 2021 hanno ulteriormente messo in luce problemi di sicurezza e disinformazione. Questi eventi hanno spinto Facebook a trasformarsi in Meta, puntando sul metaverso e sull’intelligenza artificiale per un futuro più immersivo.

Regolamentazione e Innovazione

La sfida attuale per Facebook-Meta include l’adeguamento alle normative europee, come il Digital Markets Act, che mira a contenere le pratiche anticoncorrenziali e proteggere la privacy degli utenti. La risposta di Meta include l’introduzione di abbonamenti in Europa per chi desidera evitare il tracciamento pubblicitario, segnando un cambiamento dal modello “gratis e per sempre” a un approccio che rispetta maggiormente la privacy degli utenti.

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