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Debole e Confuso: La Preoccupante Performance di Biden nel Dibattito Televisivo contro Trump

28 Giu 2024 - USA

Il dibattito tra Joe Biden e Donald Trump solleva nuove preoccupazioni sulla salute del Presidente. Gli strateghi democratici in allarme mentre sui social esplode il panico: Biden è troppo debole per guidare l'America?

Debole e Confuso: La Preoccupante Performance di Biden nel Dibattito Televisivo contro Trump

Il dibattito televisivo tra Joe Biden e Donald Trump è stato uno scontro acceso ma ordinato, grazie alle rigide regole imposte dalla CNN che hanno evitato il ripetersi del caotico confronto del 2020. Niente pubblico, niente ‘gobbo’ e microfono spento quando parlava l’altro: queste misure hanno permesso un confronto più civile. Tuttavia, nonostante l’ordine apparente, l’attenzione si è presto spostata sulla salute del presidente in carica, suscitando apprensione tra i suoi sostenitori.

Una performance preoccupante

L’ottantunenne Biden ha risposto in modo puntuale alle domande di Jake Tapper e Dana Bash, dimostrando di aver svolto un lavoro di preparazione abbastanza ordinato. Tuttavia, è apparso stanco e in condizioni fisiche fiacche, con un raffreddore che gli arrochiva la voce. Sia gli strateghi democratici che la base sui social sono nel panico per la conferma dei timori sulla precaria salute di Biden, già aumentati dopo le ultime uscite internazionali, incluso il recente G7. Nonostante ciò, alla fine della trasmissione, Biden ha dichiarato che è “andata bene”.

Dall’aborto all’Ucraina: i temi del confronto

Su previdenza sociale, economia, energia e ambiente, entrambi i candidati hanno sostenuto di aver fatto meglio dell’altro, ma i tempi ristretti non hanno permesso di approfondire i dati. Sul nodo dell’aborto, Biden ha promesso di ripristinare la Roe vs Wade, mentre Trump ha affermato che c’è più libertà se la competenza torna ai singoli Stati e ha assicurato che non interverrà per bloccare la pillola abortiva.

Sulla politica estera, Trump non ha spiegato come intende risolvere i conflitti in Ucraina e a Gaza, dove Israele “deve finire il lavoro”. Ha ironizzato su Zelensky definendolo “un ottimo uomo d’affari” e ha giudicato “inaccettabili” le condizioni di pace poste da Putin. Per Trump, la guerra tra Mosca e Kiev è scoppiata perché Biden, con il disordinato ritiro dall’Afghanistan, “giorno più imbarazzante della nostra storia”, si è mostrato debole e ha spinto Putin a “pensare di potersi prendere l’Ucraina”.

Biden guadagna terreno, ma è troppo tardi

Trascorsa un’ora, Biden sembra guadagnare agio e la voce si schiarisce. Lancia un paio di colpi bassi, definendo Trump “un criminale condannato” che “ha fatto sesso con una pornostar quando sua moglie era incinta”. Trump nega ogni accusa, sostenendo che sia tutta una montatura dei Democratici.

Sull’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio, Trump scarica la responsabilità dei disordini su Nancy Pelosi, allora speaker democratica della Camera dei Rappresentanti, che avrebbe respinto la sua proposta di inviare diecimila membri della Guardia Nazionale. Ma Trump accetterà il prossimo verdetto delle urne? “Se il voto sarà legittimo e libero, sì”, garantisce. Biden gli ricorda che i suoi tentativi, anche giudiziari, di effettuare riconteggi a suo favore sono tutti falliti.

Un vice nero per “The Donald”?

Il dibattito è stato ospitato ad Atlanta, Georgia, uno Stato dove Trump avrebbe fatto pressioni dirette sull’amministrazione locale. Le scelte degli afroamericani saranno decisive, poiché Trump gode tra loro di consensi inusuali per un repubblicano. Rivendica di aver aumentato i loro posti di lavoro e aggiunge che bisogna fermare l’immigrazione illegale perché non li perdano.

Non è improbabile che il candidato vicepresidente che ha rivelato di “avere già scelto” sia un nero. L’ex presidente ha espresso pubblica stima per il newyorchese Byron Donalds e durante un comizio aveva chiesto al pubblico se avrebbero voluto il deputato come suo secondo. Tuttavia, le quotazioni del senatore Tim Scott, figura più scialba ma utile a catturare il voto evangelico, sono in crescita.

“Dem, abbiamo un problema”

Nel campo democratico l’attenzione si concentra sulla preoccupante performance di Biden. Trump ricorda di aver pubblicato gli esiti dei suoi esami medici, si dice pronto a sostenere un test neurologico e chiede al rivale se farebbe altrettanto. Biden afferma di essere disposto a sottoporsi a “uno di quei test”, ma sulla forma fisica il confronto è stato impari. Trump è stato controllato e sicuro, nonostante abbia spesso snocciolato slogan invece di entrare nel merito delle questioni.

La CNN cita fonti interne al partito secondo le quali “abbiamo un problema.” Il New York Times ha monitorato i social e le reazioni: “Sui social media, nelle chat e nelle e-mail, i sostenitori del presidente sono impazziti per la sua voce tremante, le sue risposte sconnesse e la sua apparente confusione durante alcune delle sue risposte”. “Le preoccupazioni sull’età di Biden, che covavano da mesi, sono esplose all’attenzione del pubblico ancora prima che il dibattito finisse” scrive la più importante testata progressista degli Stati Uniti.

Insomma, i timori si sono concretizzati: Biden dimostra di essere sempre più debole per il ruolo di Presidente.

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