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Disertore russo: ‘Mosca pronta all’atomica il giorno dell’invasione dell’Ucraina’

26 Nov 2024 - 1, Russia

Un ex ufficiale delle forze nucleari rivela: "Armi nucleari pronte all'uso il 24 febbraio 2022". Putin e la nuova dottrina che rafforza la minaccia atomica.

Disertore russo: ‘Mosca pronta all’atomica il giorno dell’invasione dell’Ucraina’

Testimonianza di un disertore russo: “Pronti all’uso dell’atomica nel febbraio 2022”

Il 24 febbraio 2022, giorno dell’invasione russa dell’Ucraina, le forze nucleari di Mosca erano in stato di massima allerta, pronte a un possibile impiego di armi atomiche. Questa rivelazione proviene da un disertore russo, ex ufficiale delle forze nucleari, che ha condiviso la sua esperienza con la BBC. Secondo la sua testimonianza, “il giorno in cui è iniziata la guerra, le armi erano pronte all’uso”. Ha aggiunto che erano preparati ad attacchi sia dal mare che dal cielo e, in teoria, a effettuare un attacco nucleare.

Tre giorni dopo l’inizio dell’invasione, il presidente Vladimir Putin aveva annunciato che le forze di deterrenza nucleare erano state poste in una “modalità speciale di combattimento”. Tuttavia, secondo il disertore, questo stato di allerta è stato revocato dopo due o tre settimane. La sua testimonianza offre uno spaccato raro dei meccanismi interni delle forze nucleari russe, notoriamente riservate. Ha sottolineato che il personale è selezionato attraverso un processo rigoroso, con controlli costanti e test con la macchina della verità, e che la paga è significativamente più alta rispetto ad altre unità, senza l’obbligo di partecipare direttamente ai conflitti.

La Russia possiede circa 4.380 testate nucleari operative, secondo la Federation of American Scientists, di cui 1.700 sono “dispiegate” o pronte all’uso. Questo arsenale è comparabile a quello combinato di tutti gli stati membri della NATO. Recentemente, Putin ha approvato modifiche alla dottrina nucleare russa, permettendo l’uso di armi nucleari in risposta a un “attacco massiccio” con missili convenzionali da parte di uno stato non nucleare, ma con il supporto di uno stato nucleare. I funzionari russi affermano che questa dottrina aggiornata “elimina efficacemente” la possibilità di una sconfitta sul campo di battaglia.

Alcuni esperti occidentali suggeriscono che parte dell’arsenale nucleare russo risalga all’era sovietica e potrebbe non essere pienamente operativo. Tuttavia, il disertore considera questa visione “molto semplicistica”, sottolineando che la manutenzione delle armi nucleari è un processo continuo che non si interrompe mai.

Dopo aver criticato la propaganda che demonizzava gli ucraini, il disertore è stato rimosso dal suo incarico e trasferito in una brigata d’assalto con l’intenzione di inviarlo al fronte. Rifiutandosi di partecipare alla guerra, ha firmato una dichiarazione in tal senso, affrontando conseguenze legali. Successivamente, con l’aiuto dell’organizzazione “Idite Lesom” (letteralmente “Vai nella foresta” o “Perditi”), è riuscito a fuggire dalla Russia. Questa organizzazione ha riferito alla BBC che il numero di disertori in cerca di assistenza è aumentato a 350 al mese, evidenziando i crescenti rischi per coloro che scelgono di abbandonare le forze armate russe.

Il G7 condanna le minacce nucleari della Russia

I ministri degli Esteri dei Paesi del G7, riuniti al vertice di Fiuggi-Anagni, hanno condannato fermamente la “retorica nucleare irresponsabile e minacciosa” della Russia. Nella dichiarazione finale, hanno affermato: “Non tollereremo mai le minacce di usare armi nucleari, per non parlare di qualsiasi uso di armi nucleari, da parte della Russia nel contesto della sua guerra di aggressione contro l’Ucraina”.

La risposta di Mosca ai missili ATACMS ucraini

Il Ministero della Difesa russo ha annunciato di monitorare la situazione e di preparare azioni di risposta agli attacchi ucraini con missili ATACMS contro obiettivi nella regione di Kursk. Secondo Mosca, negli ultimi giorni, le forze armate ucraine hanno lanciato attacchi con armi occidentali a lungo raggio, causando danni alle infrastrutture e vittime tra il personale militare russo. Il ministero ha dichiarato che i sistemi di difesa aerea russi hanno intercettato la maggior parte dei missili, ma alcuni hanno raggiunto i loro obiettivi, provocando danni e feriti.

Questi sviluppi evidenziano l’escalation delle tensioni tra Russia e Ucraina e la crescente preoccupazione internazionale riguardo all’uso e alla proliferazione delle armi nucleari. La comunità internazionale continua a monitorare attentamente la situazione, sottolineando l’importanza del dialogo e della diplomazia per prevenire ulteriori conflitti e garantire la sicurezza globale.

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