Gabriele Gravina sotto indagine: autoriciclaggio e interrogatori alla luce delle accuse
6 Mar 2024 - Italia
La Procura di Roma avvia un'indagine nei confronti di Gabriele Gravina, presidente della FIGC, incriminato per autoriciclaggio. Un susseguirsi di eventi, dall'interrogatorio sollecitato dallo stesso Gravina alle indagini su presunte irregolarità, disegna un nuovo scenario di sfide e questioni all'interno del mondo calcistico italiano.
Gabriele Gravina, presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC), è ora formalmente indagato dalla Procura di Roma. La registrazione nel registro degli indagati per autoriciclaggio si è verificata in concomitanza con l’inizio dell’interrogatorio richiesto da Gravina stesso, volto a “chiarire la sua posizione”.
L’interrogatorio si inserisce in un’indagine originata dall’iniziativa della Direzione Nazionale Antimafia, focalizzata su presunte condotte illecite da parte di Gravina. Questa fase di confronto con gli inquirenti, che ha avuto una durata di circa un’ora, fa parte di un contesto investigativo più ampio.
Le Dichiarazioni dei Legali
I legali di Gravina, Leo Mercurio e Fabio Viglione, hanno messo in luce il disagio del loro cliente di fronte alle “intollerabili strumentalizzazioni” e alle “ricostruzioni distorsive” che lo hanno riguardato negli ultimi tempi. Nonostante non fosse precedentemente indagato, Gravina ha sentito la necessità di intervenire per rendere chiara la sua posizione e le circostanze che lo hanno visto vittima.
Focus sull’Indagine
Gli inquirenti stanno esaminando vari aspetti, che spaziano dall’assegnazione di un bando nel 2018 per il canale tematico della Lega Pro di calcio, alla mancata compravendita di una collezione di libri antichi in possesso di Gravina, fino all’acquisto di un appartamento a Milano. Particolare attenzione sarà rivolta all’ultimo punto, anche per valutare aspetti di competenza territoriale e la possibile trasferimento del caso alla procura di Milano.
Al momento, non sono previste ulteriori audizioni o incontri, ma è previsto un incontro tra il procuratore capo Francesco Lo Voi e i responsabili del procedimento per stabilire una roadmap delle azioni future.
Contesto Più Ampio
L’indagine si estende a includere altre figure, tra cui il finanziere Pasquale Striano e il pm della Dna, Antonio Laudati, indagati a Perugia per abuso d’ufficio e falso. Le accuse sostengono che Striano, con il supporto di Laudati, abbia ottenuto informazioni riservate riguardanti l’appalto della Lega Pro, redigendo un rapporto informativo basato su dati falsamente attribuiti alla Procura di Salerno.