Gaza: Israele nega crisi umanitaria, ma esprime preoccupazione sugli ospedali
21 Ott 2023 - Mondo
Israele ritiene che non vi sia una crisi umanitaria nella Striscia di Gaza e teme che uomini di Hamas possano infiltrarsi negli ospedali che rifiutano l’evacuazione. Questa opinione è stata espressa da una figura di vertice delle forze armate israeliane, come riportato dal Times of Israel. Secondo le IDF, circa 700.000 persone, su un totale di 1,1 milioni, si sono spostate dal Nord della Striscia verso il Sud, come richiesto da Israele.
La popolazione si prepara a ricevere gli aiuti trasportati oggi dai camion che hanno superato il valico di Rafah, provenienti dall’Egitto. Secondo la fonte anonima, al momento non vi è una crisi umanitaria a Gaza, con sufficienti risorse di acqua e cibo per le prossime settimane e non si segnalano carenze di farmaci negli ospedali.
L’ammiraglio Daniel Hagari, portavoce delle forze armate israeliane, ha specificato che il carburante non è incluso tra gli aiuti in arrivo e non entrerà a Gaza.
La fonte anonima mette in luce la situazione degli ospedali, soprattutto in seguito all’esplosione verificatasi all’ospedale al-Ahli. Israele, accusato della morte di centinaia di persone, ha fornito documenti e video per dimostrare che la struttura è stata colpita da un razzo lanciato dalla Jihad islamica.
Nel nord della Striscia di Gaza, ci sono 20 ospedali, di cui 6 sono stati evacuati, 10 non sono stati evacuati e 4 rifiutano di farlo. In alcuni casi, risulta quasi impossibile spostare feriti e pazienti gravemente malati. Israele afferma di mantenere un contatto diretto con quasi tutti i direttori degli ospedali, incoraggiandoli ad evacuare, ma sottolinea il rischio che queste strutture possano essere utilizzate da Hamas come base logistica, poiché sanno che Israele evita di colpirle.
I rischi sono legati anche ai razzi lanciati dalla Striscia di Gaza, come evidenziato dalle cifre fornite da Hagari: “Più di 550 razzi di Hamas e della Jihad islamica sono caduti su Gaza, uccidendo civili innocenti. Stanno uccidendo la loro gente”.