Gaza: Notte Sanguinosa e Crescente Tensione Internazionale – Biden in Consultazione con Potenze Occidentali
23 Ott 2023 - Mondo
Gaza ha sperimentato quella che Al Jazeera ha descritto come la “notte più sanguinosa” dalla ripresa delle ostilità tra Israele e Hamas all’inizio di ottobre. Con un bilancio di almeno 400 morti in sole 24 ore, la situazione continua a peggiorare, nonostante gli sforzi internazionali per mitigare il conflitto.
Gli attacchi aerei israeliani hanno preso di mira diverse aree all’interno di Gaza, tra cui il campo profughi di Jabalia, dimora di oltre 120.000 palestinesi. La vicinanza degli ospedali Al Shifa e Al Quds ai luoghi colpiti ha ulteriormente aumentato l’urgenza e la gravità della situazione.
Mentre la violenza si intensifica sul terreno, le tensioni crescono anche sulla scena internazionale. Il presidente americano Joe Biden ha avuto conversazioni con i leader di Gran Bretagna, Canada, Francia, Germania e Italia. Tutti hanno ribadito il loro sostegno al diritto di Israele di difendersi, pur enfatizzando l’importanza del rispetto del diritto internazionale umanitario.
Nonostante la promessa di aiuti umanitari da parte degli Stati Uniti a Gaza, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato che Israele non fornirà aiuti umanitari all’enclave e impedirà qualsiasi fornitura non controllata da parte di altri.
Di fronte alle crescenti accuse internazionali di crimini di guerra, il portavoce delle forze armate israeliane, Jonathan Conricus, ha respinto tali rivendicazioni, sottolineando che i paesi che fanno tali accuse non sono democrazie e “non sono nella posizione di dare lezioni a Israele”.
Nel frattempo, l’ONU continua a sottolineare l’importanza degli aiuti umanitari a Gaza. Il capo umanitario dell’ONU, Martin Griffiths, ha elogiato gli sforzi per portare soccorso nella regione, definendo gli operatori umanitari che si sono mobilitati per fornire aiuti come “veri eroi”.
Mentre la situazione a Gaza continua a deteriorarsi, la tensione si estende anche oltre i suoi confini. L’esercito israeliano ha recentemente colpito due cellule di Hezbollah nel sud del Libano, evidenziando la crescente complessità del conflitto nella regione.
Il futuro rimane incerto, ma una cosa è chiara: la necessità di una soluzione pacifica e duratura al conflitto non è mai stata così urgente.