Gaza sotto bombardamento, Ashkelon risponde con razzi e carri armati israeliani verso il Confine.
9 Ott 2023 - Medio Oriente
Una massiccia colonna di tank si sta dirigendo verso la Striscia di Gaza. Questa mossa militare segue un pesante bombardamento su Gaza, durante il quale sono stati colpiti centinaia di obiettivi associati a Hamas. In risposta, il gruppo militante ha lanciato un “massiccio attacco missilistico” su Ashkelon, una città nel sud di Israele.
Il Washington Post ha riferito che gli Stati Uniti prevedono un’offensiva terrestre su larga scala contro Hamas a Gaza nelle prossime 24-48 ore. Nel frattempo, i combattimenti si sono intensificati in diverse località al confine tra Israele e Gaza.
Secondo il portavoce militare israeliano, Daniel Hagari, Hamas ha attraversato il confine non solo durante l’attacco notturno ma anche nei giorni precedenti. La Forze di difesa israeliane hanno dichiarato che circa 80 militanti sono stati individuati in Israele durante la notte, mentre i combattimenti sono proseguiti in diverse zone al confine con Gaza.
I residenti di Sderot, situata vicino al confine con Gaza, sono stati nuovamente avvertiti di barricarsi nelle proprie abitazioni e di non aprire la porta a nessuno. I media locali segnalano scontri continui tra soldati e miliziani.
Il bilancio provvisorio dei morti in Israele ha raggiunto la tragica cifra di 700, con 2.500 feriti e 750 dispersi. Tra gli ostaggi detenuti da Hamas ci sarebbero cittadini americani e tedeschi. Dall’altra parte, il ministero della Salute di Gaza ha riferito 436 morti e 2.270 feriti a causa degli attacchi israeliani.
Un portavoce delle Forze di difesa di Israele ha descritto la recente ondata di attacchi come “la peggiore giornata nella storia di Israele”. Ha paragonato l’attacco di Hamas ad eventi storici come Pearl Harbor e l’11 settembre, sottolineando la gravità della situazione.
Nel frattempo, l’Iran ha rilasciato una dichiarazione in cui esprime il proprio sostegno a Hamas, ma nega qualsiasi coinvolgimento diretto negli attacchi. La missione iraniana presso le Nazioni Unite ha affermato che la risposta palestinese è stata un atto di “difesa legittima”.