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Gaza Sull’Orlo della Carestia: UE Puntala Dito contro Israele

18 Mar 2024 - Geopolitica

Con le tensioni che si inaspriscono e le vittime che aumentano, l'Europa solleva preoccupazioni sulle conseguenze umanitarie in Gaza, evidenziando la fame come strumento di conflitto e chiamando alla responsabilità internazionale.

Gaza Sull’Orlo della Carestia: UE Puntala Dito contro Israele

Carestia a Gaza: Un’Arma nella Conflitto

Josep Borrell, capo della politica estera dell’UE, ha lanciato un’accusa pesante contro Israele, sostenendo che la nazione sta provocando deliberatamente una carestia nella Striscia di Gaza e utilizzando la fame come strumento di guerra. Durante una conferenza a Bruxelles dedicata agli aiuti umanitari per Gaza, Borrell ha evidenziato come la situazione sia drammaticamente peggiorata, trasformandosi in una vera e propria carestia che colpisce migliaia di individui.

L’Appello di Scholz a Netanyahu

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha espresso a Benjamin Netanyahu, primo ministro israeliano, la sua preoccupazione per le condizioni dei palestinesi. “Non possiamo restare a guardare mentre i palestinesi muoiono di fame,” ha dichiarato Scholz, sollecitando azioni concrete. Borrell ha rimarcato che la situazione attuale non è frutto di un disastro naturale, ma è “interamente prodotta dall’uomo”, sottolineando le responsabilità legate al blocco degli aiuti umanitari e alla mancanza di accesso a Gaza.

Gaza: Un Territorio senza Controllo

La descrizione di Borrell dipinge un quadro desolante della Striscia di Gaza, paragonandola a Haiti o Somalia, come un territorio sull’orlo di diventare uno “Stato fallito” prima ancora di poter esistere ufficialmente. L’Alto Rappresentante dell’UE punta il dito contro chi controlla i confini, impedendo l’ingresso degli aiuti necessari alla popolazione.

L’Ospedale al-Shifa sotto Assedio

La situazione umanitaria si aggrava ulteriormente con l’irruzione delle Forze di Difesa Israeliane (IDF) nell’ospedale di al-Shifa, a Gaza City. L’operazione, giustificata dall’IDF come risposta alla presenza di miliziani di Hamas che pianificavano azioni terroristiche, ha portato al controllo dell’ospedale e alla cattura di circa 80 miliziani. Questo evento ha scatenato una forte reazione internazionale e richieste urgenti di intervento per proteggere i civili e il personale medico.

La Delegazione Israeliana in Qatar

In un contesto di crescente tensione, Israele ha deciso di inviare una delegazione in Qatar per riprendere i colloqui indiretti con Hamas, cercando un accordo che possa portare a una tregua. Questi negoziati, mediati da Egitto e Qatar, rappresentano un barlume di speranza in un momento di profonda crisi, con l’obiettivo di alleviare le sofferenze della popolazione di Gaza.

Bilancio Della Crisi

Il ministero della Sanità di Gaza ha rilasciato dati allarmanti sulla crisi umanitaria: più di 31.726 palestinesi uccisi e 73.792 feriti dall’inizio dell’offensiva militare israeliana del 7 ottobre. Questi numeri sottolineano l’urgenza di una risoluzione del conflitto e di un intervento internazionale per fermare l’escalation di violenza.

La Risposta Regionale

La Resistenza Islamica dell’Iraq ha rivendicato un attacco con droni contro una base aerea israeliana sulle Alture del Golan, segnalando una crescente tensione regionale. Parallelamente, le IDF hanno colpito obiettivi di Hezbollah in Libano, mostrando come il conflitto si stia espandendo oltre i confini di Gaza, con potenziali ripercussioni su tutta la regione.

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