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Germania, AfD rilancia: fuori da UE ed Euro se vinceremo

1 Dic 2024 - Europa

La proposta di “Dexit” al centro del programma elettorale: un'Europa di Stati sovrani e il ritorno al marco tedesco. Svolta euroscettica alle elezioni di febbraio.

Germania, AfD rilancia: fuori da UE ed Euro se vinceremo

Il partito tedesco Alternative für Deutschland (AfD), spesso descritto come una forza politica euroscettica e nazionalista, ha rilanciato con forza la sua proposta di uscire dall’Unione Europea e dall’Eurozona, inserendola come elemento centrale della propria piattaforma per le elezioni federali previste a febbraio 2024. Questa strategia, conosciuta come “Dexit”, è stata formalizzata in una bozza di programma politico recentemente trapelata e visionata dai media tedeschi.

Una Nuova “Comunità Europea” Sovranista

Secondo quanto emerge dalla bozza, l’AfD non si limita a proporre un abbandono netto dell’UE, ma punta alla creazione di una nuova struttura chiamata “Wirtschafts- und Interessengemeinschaft” (WIG), traducibile come “Comunità Economica e d’Interesse”. Tale organismo dovrebbe sostituire l’attuale Unione Europea, ponendo al centro una cooperazione tra Stati sovrani basata su accordi bilaterali, anziché su un sistema sovranazionale.

Il programma dell’AfD specifica che un’uscita improvvisa dalla UE sarebbe “controproducente” e propone, invece, una fase di transizione negoziata per evitare conseguenze economiche destabilizzanti. In questo contesto, il partito sottolinea l’importanza di salvaguardare l’indipendenza decisionale della Germania in materia economica, energetica e di politica migratoria.

Ritorno al Marco Tedesco: Addio all’Euro

Parallelamente al progetto di uscita dall’Unione Europea, l’AfD spinge per il ritorno alla moneta nazionale, il marco tedesco. I leader del partito affermano che i costi a breve termine per l’abbandono dell’euro sarebbero significativamente inferiori rispetto alle perdite a lungo termine legate alla permanenza in una moneta unica che, secondo il partito, penalizzerebbe le economie più solide a vantaggio di quelle meno competitive.

Alice Weidel, co-leader del partito, ha ribadito che l’attuale sistema monetario limita la sovranità economica della Germania, impedendole di rispondere efficacemente alle sfide del mercato globale.

Modello Brexit e Appello al Nazionalismo

L’AfD ha frequentemente citato il modello Brexit come fonte d’ispirazione. Già all’inizio del 2024, Weidel aveva dichiarato che l’uscita del Regno Unito dall’UE rappresentava una prova concreta della fattibilità di una simile decisione per la Germania. Inoltre, il partito ha proposto la possibilità di indire un referendum nazionale per consentire ai cittadini tedeschi di esprimersi direttamente su questa cruciale scelta geopolitica.

Questa narrativa si inserisce in un contesto politico dove il nazionalismo economico e il rifiuto delle politiche migratorie europee sono temi centrali dell’AfD. Il partito ha spesso criticato le istituzioni europee, accusandole di esercitare un’ingerenza indebita sulle politiche nazionali, specialmente in materia di gestione dei flussi migratori e transizione energetica.

Una Strategia Controversa

Nonostante l’AfD abbia guadagnato popolarità negli ultimi anni, con sondaggi che la collocano al 22% delle intenzioni di voto, le sue proposte hanno suscitato reazioni contrastanti. A livello internazionale, il partito è stato criticato per le sue posizioni radicali. Nel maggio 2024, il gruppo parlamentare europeo Identità e Democrazia (ID) ha espulso l’AfD a seguito di dichiarazioni controverse rilasciate da alcuni suoi esponenti, accusati di aver evocato sentimenti filo-nazisti. Questo isolamento si è ulteriormente accentuato quando Marine Le Pen, leader del francese Rassemblement National, ha preso le distanze dal partito tedesco, interrompendo ogni forma di collaborazione politica.

Impatto sulle Relazioni Europee

L’eventuale successo elettorale dell’AfD e la messa in atto del “Dexit” rappresenterebbero uno shock senza precedenti per l’architettura politica ed economica europea. La Germania, quale motore economico dell’UE, svolge un ruolo centrale nel sostenere la moneta unica e nel mantenere gli equilibri politici all’interno dell’Unione. La sua uscita potrebbe scatenare una crisi istituzionale e riaprire il dibattito sulla sostenibilità dell’euro e sulla solidità del progetto europeo.

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