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Germania, crolla il muro dell’esclusione: l’AfD entra nel gioco democratico

30 Gen 2025 - Europa

Per la prima volta, il Bundestag approva una mozione con il sostegno dell’AfD: il muro politico che isolava milioni di elettori tedeschi cade, segnando una svolta per la democrazia.

Germania, crolla il muro dell’esclusione: l’AfD entra nel gioco democratico

La Germania riscopre la democrazia parlamentare

In Germania è caduto un muro, ma questa volta non si tratta di una barriera fisica, bensì di una barriera ideologica che per anni ha impedito un autentico confronto democratico. Il Bundestag ha finalmente dato voce a una parte crescente della popolazione che, nonostante l’ostracismo mediatico e politico, continua a esprimere un consenso crescente verso Alternative für Deutschland (AfD). Con 348 voti favorevoli e 345 contrari, è stata approvata una mozione che chiede una stretta sulla sicurezza delle frontiere e il contrasto all’immigrazione illegale, una richiesta che rappresenta il sentimento di milioni di tedeschi.

Il popolo ha parlato, la politica si adegua

Per anni il dibattito politico in Germania è stato vincolato da una “Brandmauer” artificiale, costruita per isolare un partito democraticamente eletto e sostenuto da un numero sempre maggiore di cittadini. Ma la decisione della CDU-CSU di accettare i voti dell’AfD dimostra che il muro dell’esclusione sta finalmente crollando e che la volontà popolare non può più essere ignorata. Il leader dell’opposizione Friedrich Merz ha fatto prevalere la logica del buonsenso: una misura necessaria per garantire la sicurezza del paese non può essere respinta solo perché trova il sostegno di un partito non gradito all’establishment.

Il nervosismo della vecchia politica

Il cancelliere socialdemocratico Olaf Scholz ha definito questa svolta “imperdonabile”, mostrando chiaramente la sua difficoltà ad accettare il nuovo scenario. Ma la realtà è che l’AfD è oggi il secondo partito più votato nei sondaggi, con il 20% delle preferenze, e gode di un consenso sempre più ampio soprattutto tra le fasce popolari, stanche delle politiche migratorie lassiste e dell’insicurezza crescente. Per questo, il tentativo di demonizzare un voto democratico appare come un disperato tentativo di mantenere uno status quo che ormai non rappresenta più la volontà della maggioranza.

Un nuovo equilibrio politico

L’approvazione della mozione segna un punto di svolta per la Germania e per tutta l’Europa. Dopo anni di esclusione forzata, un partito che rappresenta milioni di cittadini inizia finalmente a influenzare le scelte politiche del paese. Questo non significa un’alleanza formale tra CDU-CSU e AfD, ma il riconoscimento che ogni voce democratica ha il diritto di essere ascoltata nel Parlamento. Questo è il principio cardine di ogni sistema liberale: il popolo sceglie, e i partiti devono prenderne atto. Il muro dell’emarginazione politica è caduto, e con esso si riaprono le porte alla vera democrazia.

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