Giorgetti annuncia sacrifici: la manovra punta a tutti
4 Ott 2024 - Finanza
Sorpresa a Palazzo Chigi: Meloni spiazzata dalle parole di Giorgetti. Manovra 2025, tra tasse sui profitti e reazioni contrastanti nella maggioranza.
Conferenza stampa di Giorgetti sulla manovra di bilancio: “Sacrifici per tutti”
Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha illustrato la manovra finanziaria del 2025 durante l’evento “Bloomberg Future of Finance Italy”, spiegando che questa richiederà “sacrifici da tutti”, con l’obiettivo di risanare i conti pubblici e di rispondere alle richieste dell’Unione Europea. Secondo il ministro, il contributo sarà richiesto a individui, piccole e medie imprese, oltre che alle grandi aziende. Tuttavia, il sottosegretario al Mef, Federico Freni, ha chiarito che non ci saranno nuovi aumenti di tasse, sottolineando che questo tipo di provvedimenti “non fanno parte del DNA del governo Meloni”.
La strategia di Giorgetti prevede una chiamata alla contribuzione per tutti, compresi i settori che hanno tratto vantaggio dalle attuali condizioni di mercato, come la difesa e altri comparti che hanno registrato profitti elevati. Tuttavia, si specifica che non si tratta di riproporre la discussione sulla tassazione degli extraprofitti, tema controverso negli anni precedenti, ma di garantire una tassazione equa degli utili. L’obiettivo è quello di riportare il deficit italiano sotto il 3% entro il 2026, un target che la Francia prevede di raggiungere solo nel 2029.
Effetti sulle borse e reazioni politiche
Le dichiarazioni di Giorgetti hanno avuto un impatto negativo sulla Borsa di Milano, che ha chiuso in calo dell’1,5%, la peggiore tra le piazze europee. La manovra prevede di tassare i profitti dei settori che hanno beneficiato maggiormente dalle favorevoli condizioni di mercato, con banche, assicurazioni, difesa ed energia al centro delle attenzioni. Questo ha causato turbolenze nel mercato azionario italiano e preoccupazioni tra alcuni esponenti politici e imprenditoriali, anche se è stato ribadito che non sono allo studio nuove imposte dirette per i cittadini o le imprese.
L’opposizione, per voce di Angelo Bonelli di Europa Verde, ha criticato la manovra, accusando il governo di voler far pagare il prezzo delle misure finanziarie a lavoratori e pensionati, suggerendo invece di concentrare gli sforzi sulle grandi ricchezze accumulate in alcuni settori.
La reazione di Giorgia Meloni alle parole di Giorgetti
Le dichiarazioni del ministro dell’Economia hanno sorpreso Palazzo Chigi. La premier Giorgia Meloni si è detta spiazzata e irritata sia dalla tempistica delle dichiarazioni di Giorgetti, fatte durante una fase delicata di trattativa con il settore bancario, sia dal merito delle parole usate dal ministro. Meloni non era stata informata in anticipo dell’intervista, rilasciata a mercati già in crisi, e ha dovuto gestire le reazioni di un settore chiave dell’economia e della maggioranza di governo.
La scelta di parlare di “sacrifici per tutti” e di tassazione di profitti e ricavi ha suscitato malumore tra gli alleati di governo, con Matteo Salvini che ha espresso disappunto definendo l’intervento di Giorgetti un “errore”. La Lega e Forza Italia hanno sottolineato la loro posizione contraria all’aumento di qualsiasi forma di tassazione. Forza Italia, tramite il portavoce Raffaele Nevi, ha ribadito che il partito rimane contrario a qualsiasi aumento di tasse e si è associato alle critiche espresse dal capogruppo alla Camera Paolo Barelli.
La situazione evidenzia una possibile crisi di comunicazione all’interno del governo, con la necessità di coordinamento tra i ministri e la premier. L’approccio di Giorgetti ha creato tensioni, soprattutto a fronte di un’ipotesi concreta allo studio del Mef che prevede un’addizionale Ires selettiva simile alla Robin Hood Tax, mirata a tassare profitti di banche, imprese energetiche e difesa.