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Giorgia Meloni rompe gli schemi: la sua scelta potrebbe cambiare il futuro dell’Europa

20 Lug 2024 - Italia

In un'intervista al Corriere della Sera, la Presidente del Consiglio spiega la sua decisione di astenersi nel voto su von der Leyen, mettendo in luce una visione politica chiara e indipendente per il ruolo dell'Italia in Europa.

Giorgia Meloni rompe gli schemi: la sua scelta potrebbe cambiare il futuro dell’Europa

La coerenza politica di Giorgia Meloni: una posizione di leadership europea

Giorgia Meloni ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera, in cui ha spiegato la sua scelta di astenersi nel voto su Ursula von der Leyen. La sua decisione, spiega, non è stata dettata da sudditanza verso i poteri internazionali, ma dalla volontà di mantenere fede a una coerenza politica e a una visione strategica per l’Europa.

La traiettoria giusta per un leader europeo

Meloni sottolinea come la sua posizione sia stata guidata dalla domanda se la traiettoria seguita fosse quella giusta: “Mi sono comportata come si dovrebbe comportare un leader europeo perché mi sono chiesta se la traiettoria fosse giusta”. Secondo lei, un vero leader non dovrebbe seguire ciecamente ciò che fanno gli altri, ma prendere decisioni basate su ciò che ritiene giusto per il futuro dell’Europa.

La mancanza di politica nell’Europa di oggi

Il Presidente del Consiglio osserva che all’Europa è spesso mancata la politica, intesa come visione e decisione: “All’Europa è mancata spesso la politica, che è visione e decisione”. Meloni mette in guardia sul rischio che il metodo scelto per indicare gli incarichi di vertice possa compromettere la visione e la decisione necessarie per il buon funzionamento delle istituzioni europee nei prossimi anni.

L’importanza della coerenza nelle decisioni politiche

Meloni evidenzia la distinzione tra il voto sul mandato a von der Leyen e il voto parlamentare sul programma politico della prossima Commissione: “Ho schierato l’Italia nel Consiglio europeo astenendomi sul mandato a von der Leyen, suggerendo a tutti di tenere in considerazione l’indicazione emersa dalle urne”. La sua decisione di schierare il proprio partito in modo distinto rispetto al voto parlamentare sottolinea la sua coerenza rispetto alle elezioni europee e alle priorità che ritiene fondamentali per l’Europa.

Critiche e difesa della propria posizione

Meloni risponde alle critiche ricevute sia dal Movimento 5 Stelle che dal Partito Democratico, spiegando che la sua scelta non è stata dettata da convenienze politiche ma da un principio di coerenza: “Il M5s mi insulta perché ho votato come loro, il Pd perché non ho votato come loro”. Ribadisce che il vero tema non è supportare o meno von der Leyen, ma concentrarsi sulle priorità che l’Europa deve affrontare.

Una visione chiara per l’Europa

Secondo Meloni, cercare di mettere insieme forze politiche che non condividono le stesse visioni rischia di portare a un’assenza di direzione chiara: “Se cerchi di mettere insieme tutto e il contrario di tutto, alleando forze politiche che non la pensano allo stesso modo su nulla, rischi di non avere una visione chiara”.

Il ruolo dell’Italia nell’Unione Europea

Meloni conclude affermando il ruolo fondamentale dell’Italia come Paese fondatore dell’Unione Europea: “L’Italia è un Paese fondatore dell’Unione, uno dei più grandi e influenti Paesi europei. Il nostro compito è contribuire a tracciare una rotta, non assistere in silenzio a cosa accade”. Critica la logica di maggioranza-opposizione a livello degli incarichi apicali, evidenziando come questa possa portare a ulteriori divisioni e difficoltà decisionali.

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