Guardiani della Rivoluzione Iraniani Promettono Vendetta Dura contro Israele per l’Uccisione di un Alto Comandante
28 Dic 2023 - Geopolitica
La situazione in Medio Oriente continua a essere tesa e complessa, con recenti dichiarazioni e eventi che hanno attirato l’attenzione della comunità internazionale. Il generale Hossein Salami, capo dei Guardiani della Rivoluzione islamica iraniani, ha rilasciato dichiarazioni minacciose in un contesto di crescente tensione regionale.
La Minaccia di Salami e la Morte di Mousavi
Durante il funerale di Sayyed Razi Mousavi, alto comandante dei pasdaran in Siria, ucciso in un raid vicino a Damasco, il generale Salami ha espresso una minaccia diretta all’entità sionista, promettendo una vendetta “seria e dura”. Queste parole riflettono l’escalation di tensioni tra Iran e Israele, con implicazioni significative per la stabilità regionale.
Operazione ‘Alluvione di al-Aqsa’ e la Posizione di Hamas
Salami ha anche commentato l’operazione ‘Alluvione di al-Aqsa’, lanciata da Hamas, affermando che fosse un’iniziativa “puramente palestinese” e una risposta all’assalto alla moschea di Al-Aqsa da parte di Israele. Tuttavia, mercoledì è emersa una disputa tra i pasdaran e Hamas. Mentre i Guardiani della Rivoluzione islamica attribuivano l’operazione alla vendetta per l’uccisione di Qassem Soleimani, Hamas ha smentito, affermando che l’azione era una risposta alla minaccia alla moschea di Al-Aqsa e all’occupazione israeliana.
L’Onu Interviene sulla Situazione in Cisgiordania
L’Onu ha espresso preoccupazione per le “uccisioni illegali” di palestinesi in Cisgiordania, esortando Israele a porre fine a queste pratiche. L’Alto Commissario Onu per i Diritti Umani, Volker Turk, ha denunciato l’uso di tattiche e armi militari e l’applicazione di restrizioni di movimento contro i palestinesi.
Informazioni Pre-Attacco a Nasrallah
In un’ulteriore sviluppo, è stato rivelato che il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, era stato informato dei piani di Hamas per un attacco in Israele mezz’ora prima che iniziasse. Questa informazione, riportata da Le Figaro e ripresa dal Times of Israel, suggerisce una coordinazione tra gruppi in Medio Oriente.
Israele e Turchia: Tensioni Diplomatiche
Infine, le tensioni diplomatiche tra Israele e Turchia sono emerse con dichiarazioni del ministro degli Esteri israeliano Eli Cohen. Ha affermato che l’ambasciatore israeliano non tornerà in Turchia finché Erdogan sarà presidente, in risposta alle parole di Erdogan che paragonavano il premier israeliano Netanyahu a Hitler.