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Hamas Apre ai Negoziati: Rilascio di Ostaggi e Prigionieri Senza Cessate il Fuoco Permanente

8 Lug 2024 - Geopolitica

Hamas apre ai negoziati per il rilascio di ostaggi israeliani e prigionieri palestinesi senza un cessate il fuoco permanente. Le trattative, articolate in tre fasi, includono l'ingresso di aiuti a Gaza e il ritiro delle forze israeliane. La palla ora è nel campo di Israele.

Hamas Apre ai Negoziati: Rilascio di Ostaggi e Prigionieri Senza Cessate il Fuoco Permanente

In una dichiarazione all’AFP, un alto funzionario di Hamas ha rivelato che il movimento islamista è disposto a negoziare il rilascio degli ostaggi israeliani e dei prigionieri palestinesi, senza un cessate il fuoco permanente nella Striscia di Gaza. Questo segna un cambiamento significativo nella posizione di Hamas, che inizialmente aveva richiesto un cessate il fuoco completo e permanente come condizione preliminare per i negoziati.

Superato il Punto del Cessate il Fuoco

“Hamas ha chiesto l’accordo di Israele per un cessate il fuoco completo e permanente come condizione prima di negoziare,” ha spiegato il funzionario, aggiungendo che “questo punto è stato superato, poiché i mediatori si sono impegnati a far sì che, finché i negoziati sono in corso, il cessate il fuoco rimanga in vigore”. Questo cambio di approccio suggerisce una maggiore flessibilità da parte di Hamas e una speranza rinnovata per la risoluzione del conflitto.

Le Tre Fasi dei Negoziati

Hamas ha delineato un piano in tre fasi per i negoziati. La prima fase prevede l’ingresso a Gaza di 400 camion di aiuti al giorno, per far fronte alla crisi umanitaria nella regione. La seconda fase richiede il ritiro dell’esercito israeliano dal “corridoio di Filadelfia e dal valico di Rafah,” situati tra il sud di Gaza e l’Egitto. La fase finale consiste nel ritiro completo delle forze israeliane dal territorio palestinese.

La Palla nel Campo di Israele

“La palla è nel campo degli israeliani, se vogliono raggiungere un accordo, allora questo molto probabilmente accadrà,” ha affermato la fonte di Hamas, stimando che le discussioni potrebbero durare “due o tre settimane,” a condizione che “Israele non blocchi i negoziati come ha fatto in precedenza”. Questo commento riflette un senso di urgenza e determinazione da parte di Hamas, ma anche un riconoscimento delle sfide che i negoziati potrebbero incontrare.

Nuove Idee per Porre Fine alla Guerra

Mercoledì, Hamas ha presentato nuove “idee” per porre fine alla guerra, rilanciando la maratona diplomatica. Gli inviati israeliani torneranno a Doha nei prossimi giorni per i colloqui con i mediatori del Qatar, secondo l’ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu, che ha sottolineato la persistenza di “differenze” con Hamas. Questo indica che, nonostante le difficoltà, entrambe le parti stanno cercando di trovare un terreno comune.

Colloqui in Egitto e Turchia

Secondo l’egiziano Al-Qahera News, i colloqui sono iniziati in Egitto, ma “non c’è ancora una data” per la visita di una delegazione di Hamas. Anche la Turchia sta giocando un ruolo significativo, con una delegazione di alto livello che si è recata nel paese per colloqui la scorsa settimana. Questi sforzi internazionali dimostrano la complessità e l’importanza del processo di mediazione.

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