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Hezbollah e la Legittimazione del Conflitto: Le Dichiarazioni di Nasrallah

3 Nov 2023 - Mondo

Hezbollah e la Legittimazione del Conflitto: Le Dichiarazioni di Nasrallah

Il leader di Hezbollah, Sayyed Hassan Nasrallah, ha interrotto un lungo periodo di silenzio per parlare del conflitto tra Israele e Hamas, pronunciandosi in maniera forte e chiara. In un discorso che si è tenuto durante la commemorazione della “Festa dei martiri caduti sulla via di Gerusalemme”, Nasrallah ha delineato la posizione di Hezbollah, legittimando la lotta contro quello che lui chiama “l’occupante sionista”. Queste parole giungono dopo l’operazione militare di Hamas contro Israele il 7 ottobre, che ha scatenato una risposta militare da parte di Tel Aviv nella Striscia di Gaza.

Nel contesto di un Medio Oriente in perenne tensione, il discorso di Nasrallah ha risonanza ben oltre i confini del Libano. Hezbollah, un’organizzazione politico-militare sciita libanese, ha espresso sostegno al gruppo di Gaza, Hamas, che vari paesi, inclusi gli Stati Uniti e l’Unione Europea, classificano come organizzazione terroristica. Inoltre, Hezbollah ha effettuato attacchi al confine nord tra Libano e Israele.

Nasrallah ha sottolineato il sacrificio e la determinazione del suo gruppo nel perseguire quello che considerano un dovere, ribadendo che le vittime di Gaza sono viste come martiri. Ha evidenziato quattro questioni cruciali per i palestinesi: i prigionieri nelle carceri israeliane, la questione della moschea di al-Aqsa, l’assedio di Gaza e le minacce in Cisgiordania, compresi gli insediamenti e le aggressioni quotidiane.

Riguardo l’Iran, Nasrallah ha chiarito che, sebbene Teheran sostenga i gruppi armati in Libano e Palestina, non ne controlla i vertici. Ha fatto riferimento agli eventi recenti come prova di questa dinamica di sostegno, senza un controllo diretto.

In relazione a Israele e agli Stati Uniti, Nasrallah ha lanciato una critica mordace, accusando Israele di non imparare dalle lezioni delle passate guerre, inclusa quella del Libano nel 2006. Ha sottolineato la dipendenza di Israele dal supporto militare e finanziario degli Stati Uniti, mettendo in discussione la sua capacità di autosufficienza.

Queste dichiarazioni gettano luce su un conflitto complesso, radicato in profonde divisioni politiche e religiose, e illustrano la visione di un attore chiave nella regione, riflettendo la polarizzazione e l’intensità degli attuali affrontamenti mediorientali.

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