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Il Caso Schmidt: Accuse di Spionaggio tra USA e Cina

11 Ott 2023 - Geopolitica

Il Caso Schmidt: Accuse di Spionaggio tra USA e Cina

La trama internazionale si addensa attorno a Joseph Daniel Schmidt, ex sergente dell’esercito americano, arrestato con l’accusa di aver tentato di passare informazioni top secret sulla difesa nazionale degli Stati Uniti alla Cina. Questo episodio rischia di alimentare ulteriormente le tensioni tra Washington e Pechino, in un contesto già reso volatile da diversi casi di spionaggio reciproco.

Schmidt, nel corso degli anni tra il 2015 e il 2020, ha operato all’interno della base militare Lewis-McChord, nello Stato di Washington, occupandosi di compiti legati all’intelligence del Pentagono. Tuttavia, le accuse sostengono che, una volta terminato il suo incarico, avrebbe cercato di vendere queste preziose informazioni al consolato cinese in Turchia e ai servizi segreti cinesi.

Il viaggio dell’ex sergente a Hong Kong nel marzo 2020 solleva ulteriori dubbi sulle sue intenzioni. Con un accesso garantito a dati di estrema rilevanza grazie al suo ruolo nel 109° battaglione di intelligence militare, le autorità sospettano che Schmidt abbia continuato i suoi tentativi di spionaggio durante la permanenza nella metropoli asiatica.

Gli indizi contro di lui, accumulati dai servizi segreti, sono consistenti. Tra questi, spicca una comunicazione inviata alla sorella in cui Schmidt esprime il suo disaccordo verso la politica USA e il suo crescente senso di insicurezza nel paese. Ma è l’email inviata al consolato cinese, in cui Schmidt propone esplicitamente un incontro per condividere informazioni segrete, a suonare come una confessione scritta.

L’FBI, indagando su questa delicata questione, ha rinvenuto nell’account iCloud dell’accusato un documento intitolato “Importanti informazioni da condividere con il governo cinese”, il cui contenuto potrebbe riguardare dati critici sulla difesa nazionale americana.

In questo contesto di crescente sospetto e vigilanza, non bisogna dimenticare che solo due mesi fa due membri della marina statunitense erano stati arrestati con accuse simili, rafforzando l’idea che la “guerra fredda tecnologica” tra Stati Uniti e Cina sia ben lontana dal suo epilogo.

Mentre l’attenzione si concentra sulle tensioni tra queste due superpotenze, anche Taiwan si trova sotto i riflettori con indagini riguardanti presunte fughe di informazioni sul programma nazionale di sottomarini d’attacco. Se confermate, queste accuse potrebbero rappresentare una minaccia alla sicurezza dell’isola e un ulteriore elemento di tensione nel contesto geopolitico asiatico.

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