Il Caso Trump a Fulton County: Verità Giudiziaria o Tentativo di Marginalizzazione Politica?
15 Ago 2023 - USA
La recente incriminazione dell’ex presidente Donald Trump e di diciotto persone del suo entourage a Fulton County, Atlanta, Georgia, ha sollevato più di una sopracciglia nel panorama politico americano. Mentre le accuse ufficiali parlano di tentativi di sovvertire i risultati elettorali del 2020 in Georgia, alcuni osservatori e sostenitori di Trump avanzano una domanda provocatoria: potrebbe trattarsi di un tentativo orchestrato per neutralizzare un avversario politico ancora potentemente influente?
L’ex presidente è accusato di numerosi crimini, tra cui dichiarazioni false, tentativi di “raccogliere” voti illegalmente e di orchestrare un complotto per produrre voti fraudolenti. Tra gli imputati figurano pesi massimi come l’ex sindaco di New York, Rudy Giuliani, e l’ex capo di gabinetto Mark Meadows.
L’impiego della legge RICO (Racketeering Influenced and Corrupt Organization Act) nell’incriminazione pone ulteriori questioni. Inizialmente concepita per affrontare la criminalità organizzata, la RICO è stata utilizzata per incastrare le organizzazioni di “colletti bianchi” senza la necessità di collegare direttamente il leader all’atto criminale. In questo contesto, sembrerebbe che per incriminare Trump non sia necessaria una prova diretta del suo coinvolgimento.
Tuttavia, data la persistente e forte base di sostenitori di Trump e la sua innegabile influenza nel panorama politico, non si può evitare di chiedersi se queste mosse legali siano motivate anche da una volontà di ridurre la sua presenza e rilevanza. La telefonata controversa con il Segretario di Stato della Georgia, Brad Raffensperger, viene spesso citata, ma molti si chiedono se sia sufficiente a giustificare l’intera gamma di accuse.
Fani Willis, procuratrice di Fulton County, definisce la situazione come una “cospirazione criminale”, ma in un clima politico polarizzato, la distinzione tra giustizia e gioco politico potrebbe essere sempre più sfumata. La questione che rimane è: stiamo assistendo a un sincero tentativo di rendere giustizia o a un’abile manovra per spostare ulteriormente Trump dalla ribalta politica?