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Il Governo Italiano e la Battaglia Contro il Caro Voli: Una Scelta Necessaria

10 Ago 2023 - Italia

Il Governo Italiano e la Battaglia Contro il Caro Voli: Una Scelta Necessaria

In un contesto di crescente polemica sul caro voli, il governo italiano ha deciso di intervenire con decisione, cercando di regolamentare l’algoritmo che determina i prezzi dei biglietti aerei. Una mossa che ha immediatamente suscitato la reazione di Ryanair, primo vettore in Italia, che ha definito il provvedimento “illegittimo” secondo le regole UE. Ma è davvero così?

Il Ministero dell’Innovazione, della Mobilità e delle Infrastrutture (Mimit) ha prontamente risposto, sottolineando che eventuali richieste di chiarimenti da parte della Commissione europea sarebbero “di prassi”. L’obiettivo del governo è chiaro: garantire che i cittadini abbiano accesso a prezzi equi, soprattutto in periodi di alta domanda come l’estate.

La presa di posizione di Ryanair arriva in un momento delicato, con molte polemiche sul caro voli, in particolare per le rotte che collegano la penisola alle isole, come Sicilia e Sardegna. Il governo, con il suo provvedimento, ha cercato di intervenire proprio per garantire equità e trasparenza nel calcolo dei prezzi.

Ryanair sostiene che qualsiasi interferenza avrà ripercussioni negative sull’economia italiana, in particolare sul turismo. Ma è davvero così? La visione del governo è diversa: garantire che i cittadini, soprattutto quelli che vivono in aree meno servite e dipendenti dal trasporto aereo, abbiano accesso a tariffe eque.

Eddie Wilson, AD di Ryanair, ha definito il provvedimento “ridicolo”, paragonandolo alle politiche commerciali dell’Unione Sovietica. Ma il ministero, guidato da Adolfo Urso, ha ribadito la sua disponibilità al dialogo, cercando soluzioni che siano equilibrate sia per i passeggeri sia per le compagnie aeree.

Le dichiarazioni di Wilson, in particolare sulla presunta inesistenza di meccanismi di profilazione nella vendita dei biglietti, hanno suscitato sorpresa. Infatti, come sottolineato dal ministero, ci sono ampie evidenze sull’uso della profilazione nella vendita dei biglietti aerei, e non solo in Europa. Anche gli Stati Uniti stanno indagando su questo fenomeno da anni.

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