Il Governo Talebano di Kabul Chiude Migliaia di Centri Estetici: Un Altro Colpo alla Libertà delle Donne Afghane
25 Lug 2023 - Geopolitica
Con la recente decisione del governo talebano di Kabul di chiudere migliaia di centri estetici, le donne afghane si trovano a fronteggiare un ulteriore attacco alla loro libertà. Questa nuova restrizione priva le donne afghane di uno degli ultimi spazi di libertà e incontro rimasti, oltre che di una possibile fonte di reddito, considerando che la maggior parte dei lavori retribuiti sono loro preclusi.
Da quando i talebani sono tornati al potere nell’agosto del 2021, hanno progressivamente escluso le donne dalle scuole secondarie, dalle università e dalle amministrazioni pubbliche, dai parchi e dalle palestre. Le donne sono obbligate a indossare il velo integrale (burka) quando escono di casa e possono viaggiare solo se accompagnate da un uomo della famiglia.
La decisione di chiudere anche gli istituti di bellezza gestiti dalle donne, presa il mese scorso, limita ulteriormente la possibilità per le donne di incontrarsi fuori casa e di contribuire con il loro lavoro al reddito familiare in un Paese sempre più povero.
Secondo le stime della Camera di commercio e dell’industria per le donne dell’Afghanistan, il divieto riguarda 12 mila centri estetici dove lavorano 60 mila donne. La settimana scorsa, le forze di sicurezza hanno sparato per aria e utilizzato cannoni ad acqua per disperdere le decine di afghane che avevano avuto il coraggio di manifestare a Kabul contro l’ennesima restrizione.
Il ministero per la prevenzione del vizio e la promozione della virtù aveva stabilito la data di oggi come scadenza per la chiusura dei centri, per dare il tempo a chi li gestisce di utilizzare le scorte. La motivazione ufficiale della decisione riguarda le somme esagerate richieste dai saloni per i matrimoni, un impegno economico troppo pesante per le famiglie povere, ma anche il fatto che alcuni dei trattamenti proposti dalle estetiste non rispettano la legge islamica.
In particolare, il trucco sul viso è in contraddizione con la pratica corretta delle abluzioni che precedono la preghiera, aveva spiegato il ministero, così come non sono concesse le ciglia finte e le trecce.
Questo nuovo colpo alla libertà delle donne afghane sottolinea l’oppressione crescente che stanno subendo sotto il regime talebano, con la progressiva erosione dei loro diritti e libertà.