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Il Movimento 5 Stelle volta pagina: addio al Garante

9 Dic 2024 - Italia

La base conferma la svolta proposta da Conte: abolito il ruolo di Grillo, simbolo e regole del Movimento cambiano volto.

Il Movimento 5 Stelle volta pagina: addio al Garante

Il Movimento 5 Stelle (M5S) ha recentemente confermato, attraverso una seconda votazione richiesta dal fondatore Beppe Grillo, l’eliminazione della figura del Garante, ruolo da lui stesso ricoperto. Questo sviluppo segna una svolta significativa nella struttura interna del movimento, sollevando interrogativi sul suo futuro politico.

La conferma dell’eliminazione del Garante

Nella consultazione conclusasi l’8 dicembre 2024, l’80,56% dei votanti ha approvato l’abolizione del ruolo del Garante. La partecipazione è stata del 64,90% degli iscritti, con 58.029 votanti, circa 4.000 in più rispetto alla precedente consultazione del 21-24 novembre. Questi dati evidenziano una chiara volontà della base di procedere con le modifiche proposte.

Le implicazioni per Beppe Grillo

L’eliminazione del ruolo del Garante rappresenta un evidente ridimensionamento dell’influenza di Beppe Grillo all’interno del M5S. Nonostante la sua richiesta di una seconda votazione, la base ha confermato la decisione iniziale, indicando una crescente autonomia del movimento rispetto al suo fondatore. Questo cambiamento potrebbe portare a una ridefinizione dell’identità del M5S, allontanandosi dalle sue radici originarie.

Le modifiche statutarie e il ruolo di Giuseppe Conte

Oltre all’abolizione del Garante, gli iscritti hanno approvato altre modifiche significative:

  • Modifica del simbolo: l’84,91% ha votato a favore della possibilità per il presidente di proporre cambiamenti al simbolo, previa approvazione del Consiglio Nazionale e degli iscritti.
  • Requisiti per il presidente: il 98,48% ha stabilito che il presidente non deve essere stato iscritto ad altri partiti nei dieci anni precedenti, garantendo pluralità e trasparenza nelle candidature.
  • Compatibilità delle cariche: il 51,14% ha deciso che la carica di presidente è compatibile con quella di ministro, presidente del Consiglio o di una delle due Camere.

Queste modifiche rafforzano la posizione di Giuseppe Conte, conferendogli maggiore controllo e flessibilità nella guida del movimento. Conte ha dichiarato: “Ora si volta pagina. Il Movimento si rifonda sulle indicazioni arrivate con Nova dagli iscritti. Andiamo avanti con grande forza, con l’orgoglio di quel che abbiamo fatto, ma lo sguardo fisso nel futuro”.

Prospettive future per il Movimento 5 Stelle

La rimozione del Garante e le altre modifiche statutarie segnano una trasformazione profonda nel M5S, che potrebbe allontanarsi ulteriormente dai principi originari su cui è stato fondato. La centralizzazione del potere nelle mani del presidente e l’eliminazione di figure di controllo interne sollevano preoccupazioni sulla futura direzione politica del movimento. Sarà cruciale osservare come queste scelte influenzeranno la coesione interna e l’orientamento politico del M5S nei prossimi anni.

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