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Il Papa lancia una sfida all’intelligenza artificiale: “È davvero intelligenza?”

22 Giu 2024 - Italia

Papa Francesco avverte sui pericoli dell'IA e lancia una provocazione durante la Conferenza Internazionale della Fondazione Centesimus Annus Pro Pontifice: “Non dobbiamo cedere al potere tecnocratico!”

Il Papa lancia una sfida all’intelligenza artificiale: “È davvero intelligenza?”

Il Papa e la Conferenza Internazionale della Fondazione Centesimus Annus Pro Pontifice

Il Papa Francesco ha ricevuto in udienza i partecipanti alla Conferenza Internazionale della Fondazione Centesimus Annus Pro Pontifice, lanciando una provocazione che ha fatto riflettere molti: “Siamo sicuri di voler continuare a chiamare ‘intelligenza’ ciò che intelligenza non è? È una provocazione. Pensiamoci, e chiediamoci se l’usare impropriamente questa parola così importante, così umana, non è già un cedimento al potere tecnocratico”. Con queste parole, il Papa ha aperto un dibattito sulla definizione e sull’uso dell’intelligenza artificiale (IA) nella società moderna.

Le Preoccupazioni del Papa sull’Intelligenza Artificiale

Durante il suo intervento, Papa Francesco ha messo in guardia sui rischi associati all’IA: “L’IA potrebbe rafforzare il paradigma tecnocratico e la cultura dello scarto, la disparità tra le nazioni avanzate e quelle in via di sviluppo, la delega alle macchine di decisioni essenziali per la vita degli esseri umani”. Il Papa ha sottolineato l’importanza di garantire che le innovazioni tecnologiche siano sempre al servizio dell’uomo, piuttosto che dominare o condizionare l’umanità.

L’Intervento al G7 e l’Etica nell’IA

Riferendosi al suo recente intervento al G7 in Puglia, Francesco ha ribadito “l’assoluta necessità di uno sviluppo e di un utilizzo etico dell’IA”, invitando la politica a intraprendere azioni concrete per governare il processo tecnologico verso la fraternità universale e la pace. La conferenza, secondo il Papa, contribuisce ad accrescere la capacità di cogliere gli aspetti positivi dell’IA e a conoscere, mitigare e governare i rischi associati, dialogando con il mondo della scienza per definire insieme i limiti da porre all’innovazione dannosa per l’umanità.

Una Road Map per un’Innovazione Etica

Il Papa ha tracciato una road map per affrontare le sfide etiche e filosofiche dell’IA: “Va approfondito il delicato e strategico tema della responsabilità delle decisioni prese utilizzando l’IA; questo aspetto interpella vari rami della filosofia e del diritto, oltre a discipline più specifiche. Vanno individuati gli opportuni incentivi e una efficace regolamentazione, da un lato per stimolare l’innovazione etica utile al progresso dell’umanità, dall’altro per vietare o limitare gli effetti indesiderati.”

L’Importanza dell’Educazione e della Consapevolezza

Francesco ha sottolineato l’importanza di educare e formare le nuove generazioni riguardo all’uso corretto dell’IA: “Tutto il mondo dell’educazione, della formazione e della comunicazione dovrebbe avviare un processo coordinato, per accrescere la conoscenza e la consapevolezza di come usare correttamente l’IA e per trasmettere alle nuove generazioni, sin dall’infanzia, la capacità critica nei confronti di tale strumento.”

Impatto dell’IA sul Lavoro e la Sicurezza

Il Papa ha evidenziato gli effetti dell’IA sul mondo del lavoro, invitando i membri della Fondazione Centesimus Annus a promuovere la riqualificazione professionale e il ricollocamento delle persone in esubero. Ha inoltre richiamato l’attenzione sugli effetti dell’IA sulla sicurezza e sulla riservatezza, così come sulla capacità relazionale e cognitiva delle persone, esortando a non permettere che queste capacità siano ridotte o condizionate da strumenti tecnologici.

Consumi Energetici e Futuro dell’Umanità

Infine, Francesco ha ricordato gli enormi consumi di energia richiesti per sviluppare l’IA, sottolineando l’importanza di un’innovazione tecnologica che rispetti la transizione energetica. Ha concluso affermando: “Non dobbiamo perdere l’occasione di pensare e agire in un modo nuovo, con la mente, con il cuore e con le mani, per indirizzare l’innovazione verso una configurazione centrata sul primato della dignità umana. Questo non va discusso.”

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