Il PD della Schlein più vicino ai 5 stelle e più lontano da percorsi riformisti
2 Set 2023 - Italia
Elly Schlein, alla guida del Partito Democratico, sembra essersi distanziata dal percorso riformista tradizionalmente seguito dal partito, avvicinandosi sorprendentemente alle politiche del Movimento 5 Stelle. Questo cambio di rotta ha generato non poche tensioni interne, con figure di spicco come Lorenzo Guerini, ex ministro della Difesa, che si trovano in disaccordo con la direzione presa dalla segretaria.
Il silenzio della segretaria Schlein, insieme a diverse omissioni, ha alimentato il dibattito. Secondo alcuni osservatori, il Partito Democratico sta perdendo la sua identità riformista per adottare le politiche più populiste ed urlate del Movimento 5 Stelle. Queste comprensibili accuse derivano da una serie di scelte politiche recenti che sembrano più in linea con l’agenda pentastellata: un approccio pacifista in politica estera, un focus sull’assistenzialismo nelle politiche del lavoro e un accento ambientalista che ricorda da vicino la retorica grillina.
La controversia tra Schlein e Guerini riguarda, tra le altre cose, la posizione del partito sulle spese militari. Schlein ha espresso dubbi sull’aumento delle spese militari, suscitando le ire di Guerini. “Non capisco perché dovremmo arretrare”, ha detto Guerini, facendo riferimento alle recenti dichiarazioni della segretaria in relazione agli accordi presi in sede Nato.
Mentre l’Ucraina è al centro dell’attenzione mondiale e la questione della difesa europea diventa sempre più cruciale, il Partito Democratico si trova in una posizione delicata. La posizione “ambigua” del partito, descritta come un sostegno a Kiev ma con resistenza all’aumento delle spese militari, ha sollevato ulteriori domande sulla direzione e l’unità del PD.