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Il presidente turco critica aspramente Israele e il silenzio dell’Occidente, mentre emergono nuove speranze di pace tra Hamas e Israele

15 Nov 2023 - Mondo

Il presidente turco critica aspramente Israele e il silenzio dell’Occidente, mentre emergono nuove speranze di pace tra Hamas e Israele

Erdogan ha etichettato Israele come “stato terrorista” e ha predetto la fine imminente del primo ministro Benjamin Netanyahu. Queste dichiarazioni, forse le più dure dall’inizio del conflitto, hanno scosso la comunità internazionale.

Erdogan ha esteso la sua critica agli Stati Uniti e all’Occidente, accusandoli di un silenzio inaccettabile di fronte alla crisi in Palestina, in particolare riguardo alla morte di giornalisti palestinesi. Ha inoltre denunciato un doppio standard nell’approccio occidentale verso la libertà di espressione e la solidarietà con la Palestina.

In risposta, Yair Lapid, leader dell’opposizione israeliana, ha respinto le accuse di Erdogan, sottolineando il controverso record della Turchia in materia di diritti umani e accusando il presidente turco di ospitare terroristi di Hamas-Isis.

Nel frattempo, emergono nuove speranze di pace tra Hamas e Israele. Il Qatar sta mediando un accordo che prevede il rilascio di circa 50 ostaggi civili da Gaza in cambio di un cessate il fuoco di tre giorni. Questo accordo, coordinato con gli Stati Uniti, include anche il rilascio di donne e bambini palestinesi dalle carceri israeliane e un aumento degli aiuti umanitari a Gaza. Sebbene Hamas abbia accettato le linee generali dell’accordo, Israele è ancora impegnato nella negoziazione dei dettagli.

Parallelamente, l’esercito israeliano ha avviato un’operazione mirata contro Hamas nell’ospedale al-Shifa di Gaza. L’operazione, descritta come precisa e non intesa a danneggiare civili o personale medico, ha suscitato preoccupazioni e condanne internazionali. Il ministero della Sanità di Gaza ha denunciato l’azione come un “crimine contro l’umanità”.

In questo contesto di tensioni e speranze, il ruolo del Qatar come mediatore potrebbe essere cruciale. Mentre il mondo osserva con apprensione, la possibilità di una tregua, anche se temporanea, offre una via per ridurre la violenza e avvicinarsi a una soluzione più pacifica e duratura del conflitto.

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