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Il Primo Ministro Netanyahu dichiara lo stato di guerra mentre razzi e attentatori entrano in territorio israeliano

7 Ott 2023 - Mondo

Il Primo Ministro Netanyahu dichiara lo stato di guerra mentre razzi e attentatori entrano in territorio israeliano

Il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato che il paese si trova “in guerra” sabato, dopo che militanti provenienti da Gaza hanno lanciato una mortale serie di razzi e inviato attentatori in territorio israeliano, provocando una grave escalation del lungo conflitto tra le due parti.

“Compatrioti di Israele, siamo in guerra – non in un’operazione, non in round – in guerra”, ha dichiarato Netanyahu in un messaggio video.

Gli attacchi di razzi del mattino presto provenienti da Gaza, descritti dalle Forze di Difesa di Israele (IDF) come “massicci”, hanno causato almeno una vittima e oltre 100 feriti, secondo i dati forniti da due ospedali.

Hamas, il movimento militante palestinese che controlla Gaza, ha rivendicato la responsabilità dell’attacco di razzi e ha chiamato a una generale insurrezione contro Israele.

“Se avete un’arma, tiratela fuori. Questo è il momento di usarla – uscite con camion, automobili, asce; oggi inizia la migliore e più onorevole storia”, ha detto il comandante militare di Hamas, Muhammad Al-Deif, in un messaggio registrato.

Conosciuta come “Tempesta di Al-Aqsa”, Al-Deif ha affermato che il gruppo ha “preso di mira le posizioni nemiche, gli aeroporti e le posizioni militari con 5.000 razzi” e che l’attacco a Israele è una risposta agli attacchi alle donne, alla profanazione della moschea di Al-Aqsa a Gerusalemme e all’assedio in corso di Gaza.

La situazione attuale ha portato a una grave escalation delle tensioni nella regione, con Israele dichiarando lo stato di guerra e preparandosi a reagire a questi attacchi. Nel frattempo, la comunità internazionale sta monitorando attentamente la situazione e sta chiedendo un immediato cessate il fuoco per evitare ulteriori perdite di vite umane e danni.

Gli sforzi diplomatici sono in corso per cercare di porre fine a questa nuova ondata di violenza e ripristinare la stabilità nella regione. Nel frattempo, l’incertezza e la preoccupazione crescono, mentre la popolazione di entrambe le parti del conflitto si prepara per affrontare giorni incerti e difficili.

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