Il Vertice di Bruxelles: Serbia e Kosovo cercano una stabilizzazione della regione
25 Ott 2023 - Europa
Oggi 26 ottobre, i leader di Serbia e Kosovo sono attesi al vertice dell’Unione europea a Bruxelles, con l’obiettivo di discutere le strategie di stabilizzazione della regione. Questo cruciale incontro arriva sullo sfondo di crescenti tensioni e recenti scontri violenti.
Un portavoce di Josep Borrell, l’alto rappresentante dell’Ue per gli affari esteri, ha commentato l’importanza dell’evento: “Lo scopo della visita è quello di compiere progressi concreti nell’attuazione dell’accordo sul percorso verso la normalizzazione e sulla riduzione della tensione dopo gli ultimi sviluppi.”
L’ultimo grave episodio tra le due nazioni risale al 24 settembre, quando un violento scontro tra paramilitari nazionalisti serbi e le forze di sicurezza kosovare è scoppiato nel villaggio di Banjska, nel Kosovo settentrionale. Questo incidente ha alimentato ulteriori sospetti e diffidenze, con Pristina che accusa Belgrado di finanziare attivamente i paramilitari serbi.
Mimoza Kusari Ljilja, deputata del Partito dell’autodeterminazione del Kosovo, ha espresso preoccupazione per l’andamento dei rapporti, ma ha anche sottolineato la volontà di dialogo da parte del Kosovo: “Siamo del parere che il 24 settembre abbia segnato una svolta cruciale e negativa nel processo di dialogo. Nonostante ciò, il Kosovo è sempre stato pronto al dialogo”.
Un momento decisivo nel tentativo di riprendere il dialogo è arrivato il 21 ottobre, quando i diplomatici di Quint (Stati Uniti, Francia, Germania, Italia e Regno Unito) hanno proposto una bozza di statuto con l’intenzione di fornire una base politica formale per rinnovare i colloqui.
La complicata situazione politica è stata evidenziata anche dal boicottaggio delle recenti elezioni municipali del Kosovo da parte della comunità serba. Di fronte a questa mossa, le autorità di Pristina hanno dovuto nominare autonomamente i sindaci del Kosovo settentrionale.
La comunità internazionale, rappresentata principalmente da Unione europea, Stati Uniti e Regno Unito, sta monitorando attentamente la situazione, nella speranza di evitare una potenziale escalation del conflitto, simile a quanto accaduto in Ucraina. La stabilità nei Balcani occidentali è ora più che mai una priorità assoluta.