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Ilaria Salis verso la richiesta di arresti domiciliari anche in Ungheria

13 Feb 2024 - Italia

Ilaria Salis verso la richiesta di arresti domiciliari anche in Ungheria

La decisione di Ilaria Salis

Ilaria Salis, insegnante antifascista nota alle autorità per precedenti condanne legate a reati di piazza, ha deciso di richiedere gli arresti domiciliari in Italia o, in alternativa, in Ungheria. La decisione arriva dopo che la possibilità di un suo ritorno in Italia è stata definitivamente esclusa dal governo italiano, che ha ritenuto “irrituale e irricevibile” la proposta di affidarla ai domiciliari presso l’Ambasciata italiana a Bucarest per motivi di “sicurezza nazionale”.

La posizione del padre di Ilaria Salis

Roberto Salis, padre di Ilaria, ha espresso la necessità di trovare una residenza sicura a Budapest dove la figlia possa scontare i domiciliari, data la presenza di minacce neonaziste. Ha inoltre criticato l’atteggiamento del governo italiano e ha espresso preoccupazione per le condizioni di sicurezza della figlia.

Le accuse a Ilaria Salis

Ilaria Salis è stata arrestata per aver partecipato a due aggressioni contro neonazisti in Ungheria. Dopo 12 mesi di detenzione, ha avuto accesso ai video che costituiscono la prova principale delle accuse a suo carico. Questi video mostrano gli attacchi avvenuti nel febbraio 2023, ma il padre sostiene che non sia chiaro a quale parte del materiale l’accusa faccia riferimento.

La lettera dell’Ambasciatore ungherese

L’ambasciatore ungherese a Roma, Adam Kovacs, ha inviato una lettera ai media italiani criticando la rappresentazione del caso Salis e sostenendo che il sistema giudiziario ungherese sia stato valutato in modo distorto e sproporzionato. Kovacs ha difeso l’indipendenza della magistratura ungherese e ha sottolineato che i comportamenti di Salis, secondo le indagini, sarebbero illeciti.

Il cambio di strategia ungherese

La strategia ungherese sembra ora concentrarsi sui video delle aggressioni, cercando di stabilire il coinvolgimento di Salis. L’ambasciatore ungherese ha criticato la tendenza a minimizzare gli episodi, sottolineando che la lotta contro il fascismo non giustifica i comportamenti violenti. Salis è accusata di appartenenza a un’organizzazione criminale, ma il padre nega che ci siano prove concrete di questo collegamento.

Il caso di Ilaria Salis continua a suscitare tensioni tra Italia e Ungheria, con la procura di Budapest che ha chiesto per lei una condanna a 11 anni di carcere, rischiando fino a 24 anni per le lesioni inflitte.

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