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Incontro Hamas-Houthi: Un’Alleanza Strategica nell’Ombra per Rafforzare l’Asse della Resistenza

16 Mar 2024 - Geopolitica

Mentre i primi soccorsi via mare raggiungono la Striscia, un incontro segreto tra Hamas e gli Houthi accende nuove strategie di resistenza.

Incontro Hamas-Houthi: Un’Alleanza Strategica nell’Ombra per Rafforzare l’Asse della Resistenza

Arrivano i Primissimi Aiuti Internazionali a Gaza

Mentre la situazione a Gaza rimane tesa, una nota positiva emerge con l’arrivo dei primi aiuti internazionali via mare. La nave dell’ONG spagnola Open Arms, in collaborazione con World Central Kitchen, ha raggiunto le coste della Striscia, scaricando quasi 200 tonnellate di cibo e acqua. Questi aiuti sono destinati principalmente alle aree del Nord di Gaza, fornendo un supporto vitale in un momento di grande necessità.

Il Raro Incontro tra Hamas e gli Houthi

In un contesto di crescente tensione, un incontro segreto ha riunito esponenti di spicco di Hamas e dei ribelli Houthi per discutere il coordinamento delle loro azioni contro Israele. Sebbene i dettagli del vertice siano avvolti nel mistero, fonti palestinesi confermano che l’agenda comprendeva il rafforzamento dei meccanismi di resistenza per la “prossima fase” del conflitto a Gaza, incluso il possibile attacco di terra israeliano a Rafah.

L’Asse della Resistenza e le Sue Mire

Hamas, la Jihad Islamica, il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina e gli Houthi fanno parte dell’asse della resistenza, un’alleanza sostenuta dall’Iran e ostile a Israele e agli Stati Uniti. Questo incontro riflette la volontà dei movimenti di intensificare le loro azioni di resistenza, in un momento in cui gli attacchi degli Houthi nel Mar Rosso rappresentano una minaccia per le rotte commerciali internazionali, spingendo l’UE a schierare la missione Aspides per proteggere i traffici marittimi.

Stallo nelle Trattative per una Tregua

Nonostante gli sforzi internazionali, non si registra alcuna svolta verso una possibile tregua tra Israele e Hamas, complicata dalla mancata comunicazione sul numero di ostaggi ancora in vita e dal rifiuto di Israele di consentire ai palestinesi sfollati di tornare nel Nord della Striscia. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha respinto l’ultima proposta di Hamas come “irrealistica”, approvando invece un piano militare per invadere Rafah, rifugio di quasi un milione e mezzo di sfollati.

Ottimismo Cauto dall’Amministrazione Biden

Nonostante il complesso scenario, l’amministrazione Biden esprime un cauto ottimismo riguardo alla continuazione dei negoziati, con una delegazione israeliana che dovrebbe recarsi a Doha. La mancanza di una delegazione fisica degli Stati Uniti ai negoziati negli Emirati non deve essere vista come un segnale negativo, secondo John Kirby, portavoce della sicurezza nazionale della Casa Bianca, indicando l’importanza di questi incontri per il progresso verso una soluzione.

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