Iran: Pressioni e Minacce del Regime sugli Insegnanti e Compagni di Scuola della 16enne Armita Garawand
5 Ott 2023 - Mondo
L’Iran è nuovamente al centro delle polemiche a causa di una vicenda che coinvolge la sedicenne Armita Geravand. Secondo le informazioni riportate da IranWire, un media in esilio, il regime iraniano sta esercitando pressioni e minacce sugli insegnanti e i compagni di scuola della giovane, attualmente in coma all’ospedale Fajr di Teheran. La ragione del suo trauma cranico sarebbe un alterco riguardo al velo islamico con la polizia morale in una stazione della metropolitana.
Le autorità iraniane, preoccupate dalla diffusione delle notizie, hanno cercato di zittire chiunque avesse informazioni sull’incidente. Il direttore della sicurezza del Ministero dell’Istruzione è intervenuto presso la scuola di Armita, avvertendo docenti e personale scolastico di astenersi dal diffondere notizie o immagini della giovane, minacciando pesanti sanzioni e la rescissione immediata dei loro contratti.
L’intera vicenda ha destato una grande attenzione internazionale, soprattutto per la foto di Armita, diffusa dalla Hengaw Organization for Human Rights, che la ritrae in coma, con una ferita alla testa, occhi chiusi e intubata. La foto ha ricordato la tragica storia di Mahsa Amini, deceduta in circostanze simili, scatenando proteste in tutto il Paese.
La versione ufficiale fornita dai media statali riguardo al caso di Armita differisce significativamente da quella delle organizzazioni per i diritti umani. Questi ultimi hanno riferito che la ragazza è stata brutalmente attaccata dalla polizia morale a causa della sua decisione di non indossare il velo islamico. Al contrario, i media statali affermano che la giovane svenne a causa di un calo di pressione, facendola cadere e sbattere la testa.
La situazione si è ulteriormente aggravata con l’arresto della madre di Armita, Shahin Ahmadi. Shahin è stata arrestata dopo aver accusato apertamente le forze di sicurezza per averle impedito di visitare sua figlia in ospedale. Nonostante un video fornito dalle forze di sicurezza che ritrae i genitori della giovane sostenendo che non ci sia stato alcun attacco da parte delle guardie, un altro filmato mostra Shahin che denuncia la sua impossibilità di accedere alle registrazioni delle telecamere di sicurezza.
La tensione cresce, con i testimoni che affermano di aver visto Armita essere attaccata con violenza dalla polizia morale a causa della sua scelta di non indossare il velo. Questo episodio sottolinea le profonde divisioni e le tensioni esistenti in Iran riguardo alle libertà individuali e alla lotta per i diritti delle donne.