Israele e Vaticano: tensioni diplomatiche tra le dichiarazioni del Papa e le aspettative israeliane
15 Ott 2023 - Mondo
Il conflitto tra Israele e Gaza ha aperto un nuovo fronte di tensioni, stavolta di natura diplomatica, tra Israele e il Vaticano. Il ministro degli Esteri israeliano, Eli Cohen, ha esortato il Vaticano, e in particolare il segretario per i Rapporti con gli Stati della Santa Sede Paul Gallagher, a condannare in termini chiari e inequivocabili le azioni di Hamas, sottolineando l’attenzione sulle vittime israeliane.
La reazione di Cohen giunge dopo una dichiarazione in cui, a suo avviso, sembra che il Vaticano abbia espresso maggiore preoccupazione per i civili di Gaza rispetto alle vittime israeliane. “È inaccettabile”, ha affermato Cohen, alludendo al fatto che Israele sta piangendo e seppellendo 1.300 delle sue vittime.
Papa Francesco, nel frattempo, ha espresso profonda tristezza per la situazione in Israele e Palestina. Dopo la recita dell’Angelus in Piazza San Pietro, il Pontefice ha rinnovato l’appello per la liberazione degli ostaggi e ha esortato al rispetto del diritto umanitario, in particolare nella Striscia di Gaza. Ha inoltre invitato tutti i credenti a unirsi in preghiera e digiuno martedì 17 ottobre.
Il Papa ha anche espresso la sua preoccupazione per le vittime argentini dell’attacco a un kibbutz nel sud di Israele, rivelando legami personali con alcune di esse. Infine, ha espresso il desiderio di ospitare in Vaticano i familiari dei rapiti da Hamas a Gaza.
La situazione attuale evidenzia le sfide diplomatiche nel contesto di un conflitto complesso e prolungato. Mentre ogni parte ha le sue preoccupazioni e priorità, è essenziale trovare vie di dialogo e comprensione reciproca per favorire la pace e la stabilità nella regione.