Israele-Libano, accordo in vista

L’intesa con il Libano e la strategia di Netanyahu

Fonti governative israeliane hanno comunicato all’emittente pubblica Kan che l’accordo per una tregua con il Libano è stato finalizzato. Il primo ministro Benjamin Netanyahu sta ora valutando come presentare l’intesa all’opinione pubblica. In serata, Netanyahu ha convocato una consultazione sulla sicurezza con alcuni ministri, focalizzandosi sulla libertà d’azione delle Forze di Difesa Israeliane (IDF) nella zona di confine tra Siria e Libano.

Garanzie americane e possibili ripercussioni

Israele ha ricevuto garanzie da Washington riguardo alla possibilità di intervenire militarmente in caso di violazione dell’accordo. Un alto esponente dell’establishment della difesa ha dichiarato che, se non si raggiungerà presto un cessate il fuoco, anche lo Stato libanese subirà conseguenze. Tuttavia, il mediatore americano Amos Hochstein ha mostrato cautela, affermando che le notizie sul via libera da parte di Israele “non sono accurate”.

Il contesto di tensioni lungo il confine

Il confine israelo-libanese è teatro di frequenti scambi di fuoco tra l’IDF e Hezbollah. L’accordo proposto mira a stabilire un cessate il fuoco basato sulla risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che prevede il ritiro di Hezbollah a nord del fiume Litani e l’implementazione di misure per prevenire il riarmo del gruppo.

Criticità e ostacoli diplomatici

Nonostante le dichiarazioni ottimistiche, permangono divergenze significative su aspetti chiave dell’accordo, tra cui le modalità di implementazione e le garanzie di sicurezza per Israele. Hezbollah e il governo libanese hanno espresso riserve riguardo a qualsiasi accordo che consenta all’IDF libertà di azione all’interno del territorio libanese, sottolineando la necessità di preservare la sovranità nazionale.

Redazione - Il Politico Tag: Geopolitica, Guerra, Israele, Libano, Politica