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Israele sotto attacco: l’Iran lancia 180 missili, l’IDF promette una risposta dura

1 Ott 2024 - Medio Oriente

Il più massiccio attacco missilistico contro Israele da parte dell'Iran fa tremare il Medio Oriente. L'IDF dichiara lo stato di allerta totale e prepara la risposta.

Israele sotto attacco: l’Iran lancia 180 missili, l’IDF promette una risposta dura

Attacco missilistico dall’Iran contro Israele

L’Iran ha lanciato circa 180 missili balistici contro il territorio israeliano. L’attacco è iniziato nella serata di oggi, provocando l’attivazione delle sirene d’allarme in tutto Israele, compreso il centro e il sud del paese, e causando impatti in diverse zone come Gerusalemme. L’Iran ha confermato l’azione attraverso una dichiarazione ufficiale delle Guardie Rivoluzionarie, affermando che l’attacco è una risposta alla morte dei leader di Hamas e Hezbollah, Haniyeh e Nasrallah.

Risposta dell’IDF

Il portavoce delle Forze di Difesa Israeliane (IDF), il contrammiraglio Daniel Hagari, ha dichiarato che l’attacco “avrà conseguenze”. Ha assicurato che Israele è in stato di massima allerta sia sul fronte difensivo che offensivo, e che saranno adottate azioni al momento e nel luogo opportuni. L’IDF ha confermato di aver già messo in atto le proprie difese, inclusi sistemi di intercettazione aerei che hanno bloccato la maggior parte dei missili in arrivo, e ha ribadito che Israele agirà in modo determinato per proteggere i suoi cittadini.

Operazioni militari e situazione sul campo

In parallelo, gli aerei da combattimento dell’IDF hanno colpito obiettivi di Hezbollah nel sud del Libano, nelle aree di Kfarkela, Maroun El Ras e Markaba, per prevenire ulteriori attacchi. L’IDF ha inoltre richiamato due brigate di riserva per rafforzare la difesa sul fronte di Gaza. Al momento, la situazione rimane instabile, con le autorità israeliane che monitorano attentamente gli sviluppi sul campo e si preparano a ulteriori azioni di difesa e risposta.

Analisi geopolitica e possibili sviluppi

L’attacco missilistico iraniano rappresenta un’escalation significativa nel confronto tra Iran e Israele, sollevando dubbi su quale potrebbe essere la risposta israeliana. Israele ha storicamente adottato una posizione di deterrenza attiva, reagendo con forza a qualsiasi attacco diretto contro il suo territorio. In questo contesto, è possibile che la risposta di Israele consista in operazioni militari mirate contro obiettivi strategici iraniani, inclusi siti militari o di sviluppo missilistico.

La questione cruciale riguarda la possibilità di un confronto diretto tra Israele e l’Iran. Se da una parte Israele ha spesso evitato di impegnarsi in uno scontro frontale per prevenire un conflitto regionale più ampio, dall’altra, un attacco di tale portata da parte dell’Iran potrebbe spingere le autorità israeliane a considerare azioni più aggressive. La situazione attuale potrebbe portare a un aumento delle tensioni nel Medio Oriente e al coinvolgimento degli alleati internazionali di Israele, come gli Stati Uniti, che potrebbero essere chiamati a sostenere operazioni difensive o offensive.

Se il conflitto dovesse intensificarsi, sarebbe inevitabile un coinvolgimento di altri attori regionali, come Hezbollah in Libano e altre milizie legate all’Iran, trasformando così la crisi in un conflitto multi-frontale con importanti ripercussioni per la sicurezza e la stabilità della regione.

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