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Javier Milei Giura come Presidente dell’Argentina: Un Nuovo Inizio tra Sfide Economiche e Cambiamenti Politici

11 Dic 2023 - Mondo

Javier Milei Giura come Presidente dell’Argentina: Un Nuovo Inizio tra Sfide Economiche e Cambiamenti Politici

Javier Milei, a 53 anni, è diventato il nuovo presidente dell’Argentina, in un momento storico di grandi sfide economiche e sociali per il paese sudamericano. La cerimonia di insediamento, durante la quale ha ricevuto la fascia e il bastone presidenziali dalle mani del presidente uscente Alberto Fernández, ha segnato l’inizio di una nuova era politica.

Nel suo discorso inaugurale, Milei ha affrontato con franchezza la difficile situazione economica del paese, sottolineando l’iperinflazione lasciata dal governo precedente e la necessità di un “aggiustamento” e uno “shock” economico. “Non c’è mai stato un governo ad aver ricevuto un’eredità peggiore di quella che stiamo ricevendo noi”, ha dichiarato Milei, evidenziando la gravità della situazione.

Il nuovo presidente ha scelto un governo ridotto, con ministri provenienti principalmente dal settore privato e senza precedenti esperienze politiche. Tra questi, Nicolás Posse come capo di gabinetto, l’economista Diana Mondino come ministro degli Esteri, l’avvocato Mariano Cúneo Libarona alla Giustizia, e la giornalista Sandra Pettovello al mega-ministero del Capitale Umano.

Milei, noto per il suo stile diretto, ha ribadito il suo messaggio di libertà con il suo classico “Viva la libertad, carajo” durante la firma del libro d’onore alla Camera dei Deputati. Ha ammesso che le misure economiche necessarie avranno un impatto negativo su attività, occupazione, salari reali e povertà, ma ha sottolineato che queste rappresentano l’ultima “pillola cattiva” necessaria per iniziare la ricostruzione dell’Argentina.

Il presidente ha anche enfatizzato l’inizio di una “nuova era di pace e prosperità” in Argentina, richiamando il valore della libertà espresso nella Costituzione del 1853. Ha promesso un’era di crescita, sviluppo e progresso, marcando la fine di un lungo periodo di declino.

Durante il tragitto verso la Casa Rosada, Milei ha salutato la folla, mostrando la sua vicinanza con il popolo argentino. Ha poi incontrato diverse delegazioni straniere, tra cui il re di Spagna Felipe VI, i presidenti di Cile, Uruguay, Paraguay, Ecuador, Armenia, il primo ministro ungherese Viktor Orbán, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e l’ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro.

L’incontro tra Zelensky e Orbán in Argentina ha attirato particolare attenzione, data la tensione tra Ucraina e Ungheria a seguito dell’invasione russa. Orbán ha recentemente annunciato di non voler sostenere l’adesione dell’Ucraina all’Unione Europea né fornire ulteriore aiuto finanziario e militare a Kiev.

Il mandato di Milei inizia in un contesto di sfide economiche e politiche significative. La sua promessa di portare “luce” e libertà in un paese segnato da decenni di difficoltà economiche e politiche sarà messa alla prova nei prossimi anni.

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