La Camera dei Rappresentanti USA Vota per Formalizzare l’Indagine sull’Impeachment di Biden
14 Dic 2023 - USA
La Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti ha preso una decisione storica mercoledì, votando per formalizzare l’indagine sull’impeachment del Presidente Joe Biden. Con un risultato di 221 voti a favore e 212 contrari, la misura ha visto l’unanime sostegno dei repubblicani e l’opposizione dei democratici. Questo voto segna un momento cruciale nell’indagine guidata dal GOP sulle presunte attività illecite di Biden e della sua famiglia.
Contesto e Dettagli del Voto
La votazione, che ha diviso nettamente la Camera lungo linee partitiche, è stata un passo significativo per i repubblicani, che cercano di costringere la Casa Bianca a cooperare con la loro indagine. Il Presidente della Commissione di Controllo, James Comer, ha sottolineato l’importanza di questo momento, annunciando prossime deposizioni e interviste con membri della famiglia Biden e i loro associati.
Focus dell’Indagine
L’indagine, condotta dalle commissioni sulla Supervisione, sui Modi e Mezzi e sulla Giustizia, si concentra sulle accuse che Biden, durante il suo mandato come vicepresidente nell’amministrazione Obama, abbia usato la sua posizione per favorire gli interessi finanziari della sua famiglia attraverso affari esteri. In particolare, l’attenzione è rivolta a James Biden, fratello del presidente, e a suo figlio Hunter Biden, attualmente sotto indagine federale per accuse fiscali e relative a armi da fuoco.
Reazioni Politiche e Dichiarazioni
L’ex Speaker Kevin McCarthy aveva precedentemente sollecitato l’apertura di un’indagine sull’impeachment, ma la Casa Bianca aveva respinto queste richieste come illegittime senza un voto formale. Il Presidente della Camera, Mike Johnson, ha guidato il voto sull’indagine, sottolineando la serietà dell’impegno repubblicano in questo processo.
Il rappresentante Mariannette Miller-Meeks ha espresso la convinzione repubblicana nella gravità delle procedure di impeachment. Dall’altra parte, il Presidente Biden ha criticato il voto, accusando i repubblicani di impegnarsi in attacchi politici e di trascurare questioni più urgenti che la nazione deve affrontare.
Sviluppi Recenti e Prossimi Passi
L’evento si è svolto poche ore dopo un’apparizione a sorpresa di Hunter Biden fuori dal Campidoglio, dove ha rilasciato una dichiarazione ai media proclamando l’innocenza di suo padre prima di lasciare l’area. Questo sviluppo aggiunge un ulteriore strato di dramma e attenzione mediatica all’indagine in corso.
La vittoria di misura alle elezioni di midterm, aveva dato respiro ad una presidenza già in profonda crisi. I nostri giornalisti a libro paga degli Stati Uniti, avevano decantato la “vittoria” (in una sola delle due camere), come un trionfo della “Libertà”, ma era chiaro a tutti che dietro questa tronfia retorica, c’era solo il sollievo per lo scampato pericolo, che però è stato solo rimandato. Nel frattempo, tutte le accuse a Trump, dal Russiagate al “trafugamento” di documenti riservati, fino al tentativo di “colpo di Stato”, per le intemperanze di un manipolo di facinorosi, sono tutte cadute nel nulla. Il regime change orchestrato dalla “cricca” di Biden e della Nuland con il colpo di Stato in Ucraina per detronizzare Putin, in realtà si è rivoltato contro i mancati detronizzatori, in Gran Bretagna è caduta la prima testa, quella del più accanito russofobo, Boris Johnson, ora sono in bilico anche Biden e il suo burattino Zelensky. Non poteva esserci una conclusione migliore.