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La Difesa degli Interessi Ungheresi: La Campagna del Governo Orbán contro l’Unione Europea

21 Nov 2023 - Europa

La Difesa degli Interessi Ungheresi: La Campagna del Governo Orbán contro l’Unione Europea

Nelle strade dell’Ungheria, cartelloni imponenti rivelano un messaggio forte e chiaro, un’espressione di dissenso nei confronti delle politiche dell’Unione Europea. La figura di Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione Europea, affiancata da Alexander Soros, Presidente della Open Society Foundations, campeggia su questi manifesti, sotto i quali si legge in maiuscolo: “Non balliamo al ritmo che fischiano!”.

Questa campagna di comunicazione, lanciata dal partito al governo Fidesz, segna un’escalation nel persistente conflitto tra l’Ungheria e l’UE su varie questioni politiche ed economiche. Per la prima volta, von der Leyen diventa il bersaglio diretto di una campagna sponsorizzata dallo stato ungherese. Questo movimento evidenzia una crescente tensione e una difesa accorata degli interessi nazionali ungheresi contro quello che è percepito come un’influenza eccessiva e indesiderata da parte dell’UE.

La Consultazione Nazionale in Ungheria

Parallelamente alla campagna pubblicitaria, il governo di Viktor Orbán ha avviato una consultazione nazionale, un sondaggio non vincolante, con lo scopo di raccogliere l’opinione dei cittadini su questioni critiche. Il questionario include 11 domande che presentano affermazioni sulle politiche europee, molte delle quali accusano l’Unione di imporre politiche inadeguate all’Ungheria.

Le domande sollevano tematiche come il presunto sostegno finanziario di Bruxelles a organizzazioni palestinesi, tra cui Hamas, e l’ipotesi che l’UE voglia creare “ghetti per migranti” in Ungheria. Altre questioni riguardano il sostegno militare e finanziario all’Ucraina, contro cui Orbán ha espresso la sua opposizione.

La Risposta della Commissione Europea

Eric Mamer, portavoce della Commissione Europea, in risposta alla campagna pubblicitaria, ha evidenziato l’indifferenza di von der Leyen di fronte a tali immagini. Mamer sottolinea la fiducia della Commissione nella capacità dell’opinione pubblica ungherese di formarsi un’opinione basata su informazioni oggettive riguardo le politiche dell’UE. Inoltre, pur riconoscendo la falsità di molte affermazioni presenti nel sondaggio, la Commissione ha preferito non entrare nel merito di un dibattito su queste dichiarazioni.

L’Ungheria e la Presidenza UE

Quest’ultima diatriba tra Bruxelles e Budapest emerge in un contesto già carico di tensioni relative a tematiche come la guerra in Ucraina, le relazioni con la Russia, la migrazione e lo stato di diritto. Questo avviene mentre si discute la possibile revisione della decisione di congelare i fondi europei destinati all’Ungheria, bloccati per questioni legate allo stato di diritto.

L’Ungheria si appresta a diventare il centro dell’attenzione nel prossimo vertice dell’Unione Europea, in particolare per la sua posizione favorevole alla Russia e scettica riguardo il sostegno all’Ucraina e la sua eventuale adesione all’UE.

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