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La forza della comunità contro l’individualismo moderno

7 Dic 2024 - Approfondimenti Politici

Radici storiche e identità collettive: il comunitarismo come risposta alla frammentazione della società

La forza della comunità contro l’individualismo moderno

Nell’odierna società moderna, caratterizzata da un crescente individualismo e da una frammentazione dei legami sociali, il senso di comunità e il comunitarismo emergono come baluardi essenziali per preservare l’integrità sociale e culturale. Questi concetti affondano le loro radici nelle antiche società indoeuropee, evolvendosi attraverso l’ideologia del Volk fino a plasmare il concetto contemporaneo di comunità nazionale.

Le radici storiche: la società tradizionale indoeuropea

Le società indoeuropee tradizionali erano strutturate secondo un modello tripartito, come evidenziato dagli studi di Georges Dumézil. Questo schema prevedeva una suddivisione funzionale in tre classi: sacerdoti, guerrieri e produttori (agricoltori e artigiani). Tale organizzazione rifletteva una visione organica della società, in cui ogni individuo aveva un ruolo specifico che contribuiva al benessere collettivo. La comunità era percepita come un organismo vivente, in cui l’armonia tra le diverse funzioni garantiva la coesione sociale.

L’ideologia del *Volk*: il popolo come comunità organica

Nel contesto tedesco, l’ideologia del Volk ha svolto un ruolo cruciale nel rafforzare il senso di appartenenza comunitaria. Il termine Volk non si limitava a indicare il popolo in senso demografico, ma rappresentava una comunità unita da legami di sangue, cultura e territorio. Questa concezione enfatizzava l’importanza delle tradizioni, della lingua e dei valori condivisi, opponendosi alla frammentazione individualista promossa dalla modernità. L’ideologia völkisch sottolineava la connessione profonda tra l’individuo e la sua comunità etnica, promuovendo un ritorno alle radici culturali e spirituali del popolo.

Il comunitarismo come risposta all’individualismo moderno

Con l’avvento della modernità, caratterizzata da urbanizzazione, industrializzazione e globalizzazione, si è assistito a un indebolimento dei legami comunitari tradizionali. Il sociologo Ferdinand Tönnies ha distinto tra Gemeinschaft (comunità) e Gesellschaft (società), evidenziando come le relazioni comunitarie basate su legami personali e valori condivisi siano state progressivamente sostituite da relazioni impersonali e contrattuali tipiche della società moderna. In questo contesto, il comunitarismo emerge come una risposta all’atomizzazione sociale, promuovendo la ricostruzione di legami comunitari e la valorizzazione delle identità collettive.

La comunità nazionale: sintesi di tradizione e modernità

Il concetto di comunità nazionale rappresenta l’evoluzione contemporanea del senso di comunità, integrando le radici storiche con le esigenze della modernità. La nazione è vista come una comunità di destino, unita da una storia, una cultura e valori condivisi. In questo contesto, il nazionalismo etnico, influenzato dall’ideologia völkisch, sottolinea l’importanza dell’omogeneità etnica e culturale come base per la coesione sociale e la stabilità politica. Tuttavia, è fondamentale che tale visione sia accompagnata da un rispetto per le diversità interne e da un equilibrio tra identità collettiva e diritti individuali.

In conclusione, il senso di comunità e il comunitarismo offrono una prospettiva preziosa per contrastare la frammentazione individualista della società moderna. Riscoprire le radici storiche e culturali che uniscono gli individui in una comunità coesa può fornire una base solida per affrontare le sfide contemporanee, promuovendo un equilibrio armonioso tra tradizione e modernità.

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One response

  1. Marco Di Bello ha detto:

    La società intesa nel significato attribuitogli da Ferdinand Tonnies come gemeinshaft avvero come comunità (gemein: comune), è caratterizzata da legami culturali che aggregano un gruppo di persone accomunate da vicende storiche che costituiscono le radici, l’epica e la gloria del popolo nel progredire dell’umanità. La forza delle comunità evolute in forma di imperi e di stati, si misura dalla capacità di affrontare i cambiamenti epocali mantenendo un’idea di appartenenza che va ben oltre i confini e che si evolve nell’incontro con altre comunità in un processo dialettico la cui sintesi costituisce il progresso umano; le comunità arroccate nella difesa dei propri valori perché paurose ad affrontare sfide culturali sono destinate all’estinzione dalla storia. Ecco allora la società organizzata gesellshaft (gesell: compagno) fatta di regole per preservare anzitutto il benessere economico di chi crea ricchezza che in un modello capitalista significa il mantenimento dell’ordine e della sicurezza per l’intera comunità che ne beneficia. Essendo tuttavia la società capitalista caratterizzata dalla competizione che molte volte è esacerbata da sentimenti abbietti quali l’invidia, il legame sociale comunitario si erode in una lotta “mors tua, vita mea” che rende l’intera collettività più debole perché divisa, perché non più comunità. Ecco allora la necessità di scoprire le proprie radici perché si possano fondere con altre radici per il benessere dell’unica pianta: l’umanità.

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