La Francia rivendica la scalinata di Trinità dei Monti
13 Set 2024 - Italia
La Francia rivendica la scalinata romana: dopo secoli di pace, un'altra "grande opera" diventa motivo di scontro diplomatico.
La pretesa francese sulla scalinata di Trinità dei Monti: un’assurdità diplomatica
Negli ultimi giorni, la storica scalinata di Trinità dei Monti a Roma è diventata oggetto di una querelle diplomatica tra Italia e Francia. La Corte dei Conti francese ha pubblicato un rapporto nel quale rivendica la proprietà della scalinata, sostenendo che questa faccia parte del “patrimonio immobiliare e mobiliare” francese. Questa pretesa si fonda sul fatto che la scalinata fu costruita con fondi francesi nel XVIII secolo e per lungo tempo gestita dalle Pie istituzioni francesi a Roma, enti storicamente legati alla comunità cattolica francese nella Capitale.
Le accuse e le reazioni italiane
La Corte dei Conti francese ha criticato aspramente la gestione italiana, definendola “opaca e poco rigorosa”, e ha suggerito che il patrimonio debba tornare sotto il controllo diretto dell’ambasciatore francese presso la Santa Sede. Non solo: il rapporto accusa le autorità italiane di negligenza nella manutenzione e nel restauro della scalinata, avanzando richieste per una “azione correttiva urgente”.
Le reazioni italiane non si sono fatte attendere. La ministra del Turismo, Daniela Santanchè, ha risposto con fermezza, definendo la richiesta francese “un’esagerazione”. Anche Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera dei deputati, ha ironizzato sulla vicenda, proponendo di inviare esperti italiani al Louvre per “ricontare” le opere d’arte sottratte all’Italia nel corso della storia.
Una disputa che offende la storia e la cultura italiana
La pretesa francese non è solo un’offesa alla sovranità italiana, ma sembra anche ignorare il significato simbolico che la scalinata di Trinità dei Monti ha per Roma e l’Italia. Nonostante il finanziamento francese per la sua costruzione, la scalinata è da secoli parte del patrimonio culturale italiano, ammirata da milioni di turisti che la associano indissolubilmente alla bellezza della città eterna.
Se la Francia intende avanzare queste rivendicazioni storiche, allora l’Italia potrebbe fare lo stesso con numerosi tesori custoditi all’estero. Questa querelle, dunque, non fa che allontanare due Paesi che condividono una lunga e ricca storia culturale.