La Gestione Irresponsabile di Netanyahu e l’Influenza nel Medio Oriente
31 Dic 2023 - Mondo
Il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu è stato criticato per il suo comportamento ritenuto autoritario e irresponsabile. Le sue azioni recenti hanno innescato tensioni nel Medio Oriente, portando a un clima di instabilità senza precedenti. Netanyahu si è impegnato in una lotta contro diversi fronti, inclusi Hezbollah e l’Iran, adottando una politica di resistenza e aggressione.
Conferenza Stampa: Dichiarazioni di Guerra
Durante l’ultima conferenza stampa, Netanyahu ha chiarito la sua posizione di “agire contro” Teheran “ovunque e in ogni modo”. Ha inoltre avvertito che la guerra contro Hamas richiederà molto tempo, enfatizzando la necessità di distruggere Hamas e garantire il ritorno degli ostaggi.
Netanyahu Ignora le Pressioni Internazionali
Netanyahu ha rifiutato le pressioni internazionali per fermare i combattimenti. Ha espresso apprezzamento per il sostegno americano, sottolineando l’approvazione di ulteriori forniture militari all’IDF. Questo atteggiamento ha suscitato preoccupazioni sulla possibilità che le sue azioni possano ulteriormente aggravare il conflitto.
La “Minaccia” di Teheran
Netanyahu ha etichettato l’Iran come “la forza trainante dell’asse del male”, affermando che la minaccia iraniana è rivolta non solo contro Israele, ma anche contro il mondo libero. Ha criticato il suo predecessore per aver discusso pubblicamente degli attacchi israeliani all’Iran, definendo tali dichiarazioni “estremamente irresponsabili”.
Le Prossime Mosse di Netanyahu
Parlando del Philadelphi Corridor, Netanyahu ha insistito sulla necessità che questa zona rimanga sotto il controllo israeliano per garantire la smilitarizzazione di Gaza. Nonostante il crescente dissenso pubblico e i cali di sostegno, Netanyahu ha annunciato che non ha intenzione di dimettersi, sottolineando il suo desiderio di rimanere in carica dopo la fine dei combattimenti.
Calo del Sostegno a Netanyahu
Il sostegno pubblico a Netanyahu è, infatti, drasticamente diminuito, in particolare dopo gli eventi del 7 ottobre e la sua gestione della controversa riforma della giustizia. Un recente sondaggio mostra che il 70% degli israeliani ritiene che dovrebbe dimettersi da primo ministro, con opinioni divise su quando dovrebbe farlo.