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La Minaccia Russa e l’Instabilità Globale: le Parole di Borrell e le Reazioni Internazionali

4 Mag 2024 - Geopolitica

Nel contesto dell'escalation del conflitto tra Russia e Ucraina, le recenti dichiarazioni dell'Alto Rappresentante dell'UE, Josep Borrell, mettono in luce la crescente minaccia rappresentata dalla Russia di Putin per la stabilità internazionale. Le sue parole, pronunciate durante la Dahrendorf Lecture a Oxford, suscitano reazioni e riflessioni sulla risposta internazionale di fronte a questa crisi geopolitica in evoluzione.

La Minaccia Russa e l’Instabilità Globale: le Parole di Borrell e le Reazioni Internazionali

La Russia, sotto la guida di Vladimir Putin, si configura sempre più come una minaccia esistenziale per la stabilità globale, secondo le parole dell’Alto Rappresentante dell’UE, Josep Borrell, espresse nel corso della Dahrendorf Lecture tenutasi all’Università di Oxford. Questo monito giunge in un momento critico, in cui l’Ucraina si trova sull’orlo di una nuova escalation del conflitto con la Russia, anticipata da analisti e esperti per la fine della primavera o l’inizio dell’estate.

Reazioni internazionali di fronte alla crisi

La prospettiva di un’offensiva russa imminente ha spinto il presidente francese Emmanuel Macron a riesaminare la possibilità di inviare truppe in Ucraina. Borrell sottolinea l’allarme condiviso da Macron riguardo alla minaccia russa, evidenziando però anche le divergenze presenti tra gli Stati membri dell’UE. Queste divergenze, accentuate dalla necessità di un consenso unanime nelle decisioni dell’Unione, si sono manifestate chiaramente con il ritardo causato dal veto dell’Ungheria al recente pacchetto di aiuti all’Ucraina.

La Russia sotto il dominio di Putin

La visione imperialista della Russia, rinverdita sotto il dominio di Putin, rappresenta una vera e propria sfida per la stabilità internazionale. L’ascesa di Putin è stata caratterizzata dalla riabilitazione dell’immagine dell’impero russo e sovietico, mentre egli stesso ambisce a riportare la nazione alle glorie del passato. Nonostante eventi come la crisi in Georgia nel 2008 e l’annessione della Crimea nel 2014, la comunità internazionale sembra non aver riconosciuto appieno l’evoluzione della Russia sotto la guida di Putin.

La delusione dell’interdipendenza

L’UE, fondata sull’interdipendenza economica e sulla cooperazione, ha sperato che questo modello potesse influenzare positivamente la politica di nazioni come Russia e Cina. Tuttavia, come sottolinea Borrell, questa speranza è stata delusa. Invece di promuovere la pace, l’interdipendenza si è trasformata in dipendenza, particolarmente evidente nel settore dei combustibili fossili, utilizzati come arma dalla Russia.

La geopolitica dell’instabilità

L’attuale contesto geopolitico è caratterizzato da un “anello di fuoco” che si estende dal Sahel al Medio Oriente fino all’Ucraina. In questo contesto, emerge un’instabilità che mina la pace e la sicurezza internazionale. La presenza di punti critici come il Mar Rosso per il commercio, lo Stretto di Hormuz per il petrolio e il gas, e il Mar Nero per le esportazioni di grano, evidenzia l’importanza della geografia nella determinazione degli equilibri globali.

Conflitti territoriali e ritorno della geografia

Il confronto tra popoli per il controllo del territorio, come nella questione palestinese e in quella ucraina, dimostra il ritorno in auge della geografia come fattore determinante nelle dinamiche geopolitiche. Contrariamente alle previsioni legate alla globalizzazione, la terra rimane al centro dei conflitti nel vicinato europeo, smentendo l’idea che la geografia sarebbe diventata irrilevante.

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