La Repubblica Democratica del Congo e la Cacciata delle Truppe ONU: Un Cambiamento Geopolitico in Atto
1 Mar 2024 - Africa
La decisione del Congo di espellere i Caschi Blu segna un punto di svolta nella percezione dell'intervento occidentale in Africa, in un contesto di crescente apertura verso influenze non occidentali come quella russa.
Il Ritiro dei Caschi Blu dal Congo
Il 28 febbraio ha segnato l’inizio del ritiro dei Caschi Blu, le forze di pace internazionali delle Nazioni Unite, dalla provincia del Sud Kivu nella Repubblica Democratica del Congo (RDC), su esplicita richiesta del governo di Kinshasa. Questo movimento risponde a pressioni prolungate da parte della RDC e segue la risoluzione ONU del 19 dicembre, che prevedeva la smobilitazione entro la fine di aprile 2024, limitatamente al Sud Kivu. La presenza delle truppe ONU in Congo, attiva da venticinque anni a causa dei conflitti interni, è stata ritenuta da Kinshasa inefficace nella protezione dei civili, spingendo a richieste reiterate per il loro ritiro.
La Posizione del Congo e la Cerimonia di Smobilitazione
Durante una cerimonia ufficiale presso la base di Kamanyola, le bandiere delle Nazioni Unite e del Pakistan sono state sostituite con quelle della RDC, segnando l’avvio del piano di disimpegno che mira a restituire a Kinshasa il controllo della sicurezza interna, a partire dal Sud Kivu. Questo processo è strutturato in tre fasi distinte, con l’obiettivo di ridurre significativamente la presenza militare internazionale nel paese.
Decenni di Presenza ONU e la Richiesta di Ritiro
La missione ONU in Congo, attiva dal 1999 e successivamente rinominata MONUSCO nel 2010, è stata una risposta agli scontri e alla violenza perpetrata da milizie armate e gruppi jihadisti. Nonostante il rinnovo del mandato fino a dicembre 2024, le richieste di Kinshasa per un ritiro delle truppe hanno trovato un’eco crescente, culminando in proteste contro le ambasciate occidentali e riflettendo un profondo malcontento verso l’inefficacia percepita delle forze di pace nel contrastare la violenza.
L’Insofferenza Africana verso l’Occidente e l’Apertura alla Russia
La decisione del Congo di espellere i Caschi Blu si inserisce in un contesto più ampio di insofferenza africana verso l’Occidente, alimentata da un sentimento panafricano e da richieste di risarcimento agli ex colonizzatori. Questo sentimento si manifesta in forme diverse, da movimenti non ostili a forme di anti-occidentalismo più marcate, specialmente nei paesi del Sahel con recenti colpi di stato, che vedono nella Russia un partner sempre più influente.
La situazione in Congo evidenzia una tendenza africana di riconsiderazione delle alleanze internazionali, con una crescente preferenza per partner non occidentali in stati chiave, soprattutto quelli colpiti da instabilità politica. Questo scenario geopolitico riflette un cambiamento significativo nelle dinamiche di potere e nelle strategie di cooperazione internazionale in Africa.