La Riforma del Patto di Stabilità e la Politica di Bilancio Italiana secondo Giorgia Meloni
12 Dic 2023 - Italia
Durante le comunicazioni alla Camera in vista della riunione del Consiglio Ue, Meloni ha messo in luce l’approccio pragmatico del governo italiano, enfatizzando l’importanza di bilanciare la solidità dei bilanci nazionali con la crescita economica e il sostegno agli investimenti.
La Sfida della Riforma
Meloni ha descritto la riforma del Patto di Stabilità come una partita “difficilissima” e “ancora aperta”, indicando che a Bruxelles vi è un riconoscimento della serietà della politica di bilancio italiana. Ha evidenziato che, nonostante le difficoltà, l’Italia rimane un giocatore chiave nelle negoziazioni, grazie alla sua posizione di credibilità e serietà.
Bilancio e Crescita
La premier ha sottolineato che l’Italia non può permettersi una riforma che non includa il rilancio della crescita. Ha osservato che, sebbene la misura del superbonus pesi significativamente, l’Italia si presenta come una nazione virtuosa con le carte in regola. Questo approccio bilancia la necessità di solidità fiscale con quella di stimolare la crescita economica.
Avanzo Primario e Pensioni
Meloni ha evidenziato che, nonostante le sfide, l’Italia prevede di tornare in avanzo primario dal 2024. Ha inoltre lodato il sistema pensionistico italiano, considerandolo tra i più equilibrati in Europa. Questi elementi, insieme alle misure adottate dal governo per ridurre le spese improduttive e avviare un piano di privatizzazioni, dimostrano la responsabilità fiscale del paese.
Mercato del Lavoro e Economia
La presidente del Consiglio ha anche fatto riferimento ai risultati positivi del mercato del lavoro, con un’occupazione in crescita, e alla performance della Borsa italiana nel 2023, che sta registrando i migliori risultati in Europa. Questi fattori, uniti a un controllo efficace dello spread e alla fiducia espressa dalle agenzie di rating, rafforzano la posizione dell’Italia sullo scenario europeo.
Rimodulazione del Pnrr
Infine, Meloni ha sottolineato i successi ottenuti nella rimodulazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), ringraziando il ministro per gli Affari europei, Raffaele Fitto, per il suo impegno. Questi risultati sono stati riconosciuti dalla Commissione europea e dal Consiglio, dimostrando che le revisioni del piano, inizialmente criticate, erano non solo possibili ma necessarie.