La Riforma dell’Immigrazione in Francia – Una Svolta Politica Controversa
26 Dic 2023 - Europa
La recente approvazione della riforma dell’immigrazione da parte del parlamento francese ha scatenato una tempesta politica, evidenziando profonde divisioni all’interno della maggioranza di centrodestra del presidente Emmanuel Macron. La decisione, presa martedì scorso, ha visto 59 dei 251 deputati della maggioranza votare contro o astenersi, mentre la legge ha ricevuto il pieno sostegno di tutti i partiti di destra, in particolare del Rassemblement National di Marine Le Pen.
Questa riforma, che introduce significative restrizioni ai diritti dei migranti e al sistema di accoglienza, è stata definita da Le Pen come una “vittoria ideologica” per il suo partito. Le modifiche apportate durante il dibattito parlamentare hanno spostato il testo verso posizioni tipiche dell’estrema destra, includendo la riduzione dell’accesso ai sussidi per i migranti, la creazione di quote annuali di immigrazione e la possibilità di revocare la cittadinanza francese a persone con doppia nazionalità condannate per gravi reati.
La legge, presentata dal ministro dell’Interno Gérald Darmanin come un compromesso, ha provocato la dimissione del ministro della Sanità Aurélien Rousseau e ha suscitato forti critiche da parte di Le Monde, che ha parlato di una “rottura politica e morale”. Il quotidiano ha evidenziato come il governo abbia ceduto a molte richieste dell’estrema destra, compromettendo principi repubblicani fondamentali.
Le opposizioni di sinistra e parte della maggioranza hanno visto nella presentazione di questo testo da parte di un ministro di Renaissance, il partito di Macron, un’eccessiva concessione alla destra. In risposta, Darmanin ha sostenuto su Twitter che la maggioranza a favore della riforma sarebbe stata sufficiente anche senza i voti dell’estrema destra, sebbene la realtà mostri che il sostegno del Rassemblement National sia stato cruciale.
La riforma ha sollevato anche dubbi sulla sua costituzionalità. Sacha Houlié, deputato di Renaissance e presidente della Commissione giuridica all’Assemblea Nazionale, ha rivelato che il testo contiene “una trentina” di norme di incerta costituzionalità, che saranno esaminate dal Consiglio costituzionale.
Questo episodio si inserisce in un contesto più ampio di spostamento a destra delle politiche di Macron, che si era presentato nelle elezioni presidenziali come l’unica alternativa all’estrema destra. Tuttavia, negli ultimi anni, il suo governo ha adottato posizioni simili a quelle della destra e dell’estrema destra, in parte per rispondere alla crescita dei consensi di Le Pen e in parte per necessità di sostegno esterno da parte dei Républicains.
Il dibattito sull’immigrazione segue altre recenti leggi che sembrano allinearsi alla retorica anti-musulmana e anti-immigrazione del Rassemblement National, come il divieto di indossare l’abaya nelle scuole pubbliche francesi, una decisione che ha suscitato polemiche e accuse di discriminazione.
In conclusione, l’approvazione della riforma dell’immigrazione segna un punto di svolta nella politica francese, con implicazioni che vanno ben oltre la questione migratoria, toccando i fondamenti stessi dei principi repubblicani e dell’identità politica del governo Macron.