La Russia Conferma: Nessuna Revisione dei Confini nel Baltico
22 Mag 2024 - Russia
Il Cremlino smentisce motivazioni politiche dietro la proposta di modifica delle coordinate geografiche nel Mar Baltico, mentre Tajani accusa Mosca di propaganda provocatoria.
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha ribadito che la Russia non intende modificare i confini nel Mar Baltico. La proposta di cambiare le coordinate geografiche per misurare l’ampiezza delle acque territoriali russe non ha alcuna motivazione politica.
Le dichiarazioni di Peskov
Peskov ha sottolineato che, nonostante il cambiamento del quadro politico, non c’è nulla di politico nella proposta. Ha evidenziato l’escalation delle tensioni e il livello di confronto nel Baltico, affermando che la situazione richiede azioni appropriate da parte delle agenzie russe per garantire la sicurezza nazionale.
La posizione del Ministero della Difesa
Una fonte diplomatica militare ha chiarito che il Ministero della Difesa ha proposto di precisare il confine nel Baltico per la regione di Kaliningrad. Tuttavia, non ci sono intenzioni di rivedere l’ampiezza delle acque territoriali, la zona economica, la piattaforma continentale e il confine di stato russo nel Baltico.
Le notizie dalla Tass
Ieri, l’agenzia Tass ha riportato che il Ministero della Difesa di Mosca ha proposto unilateralmente una variazione dei confini marittimi della Federazione Russa, citando un cambiamento dei limiti esterni delle acque territoriali. Un documento generico, privo di riferimenti dettagliati, è stato pubblicato sul portale del governo, proponendo un elenco di variazioni delle coordinate geografiche che definiscono l’ampiezza delle acque territoriali nel Mar Baltico.
Il contenuto della proposta
Secondo il documento, l’approvazione delle variazioni proposte istituzionalizzerà un sistema di linee rette nella porzione meridionale delle isole russe nel Golfo di Finlandia orientale, vicino a Baltiysk e Zelenogradsk, nell’enclave di Kaliningrad. Questo permetterà l’uso di queste acque come acque interne.
La reazione di Antonio Tajani
Il vice presidente del Consiglio e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha definito la proposta russa una mossa propagandistica. Ha affermato che la Russia sta cercando di provocare l’Occidente con scelte del genere. Parlando alla Farnesina, Tajani ha sottolineato l’importanza del rispetto del diritto internazionale, invitando anche la Russia a fare lo stesso.