La Russia Ferma l’Avanzata ucraina a Kursk: Pesanti Perdite su Entrambi i Fronti
8 Ago 2024 - Russia
Le forze russe dichiarano di aver bloccato l'avanzata ucraina nella regione di Kursk, infliggendo gravi perdite. Kiev sostiene di aver catturato prigionieri e distrutto equipaggiamenti nemici, mentre il conflitto continua a mietere vittime tra i civili.
L’avanzata ucraina nella regione di Kursk
Le forze ucraine hanno lanciato una delle più grandi incursioni transfrontaliere dall’inizio del conflitto, avanzando fino a 10 chilometri nel territorio russo. Secondo l’Istituto per lo Studio della Guerra (ISW), le truppe ucraine hanno superato almeno due linee difensive russe e catturato diverse postazioni strategiche, inclusi il checkpoint e la stazione di distribuzione del gas di Sudzha.
Le operazioni militari russe
In risposta all’avanzata, il Ministero della Difesa russo ha dichiarato di aver fermato l’avanzata ucraina e di aver inflitto pesanti perdite. Le forze russe, supportate dall’FSB e da altre unità di rinforzo, hanno effettuato numerosi attacchi aerei e di artiglieria per prevenire ulteriori penetrazioni. Secondo le fonti russe, le perdite ucraine includono circa 660 soldati e 82 veicoli corazzati dall’inizio delle ostilità, con cifre particolarmente alte nelle ultime 24 ore.
La situazione attuale sul campo
Nonostante le affermazioni di successo da parte russa, le fonti indicano che gli scontri continuano. I militari ucraini hanno riportato di aver catturato diverse decine di prigionieri di guerra russi e di aver distrutto equipaggiamenti significativi. Il governo russo ha dichiarato lo stato di emergenza nella regione di Kursk, con evacuazioni in corso per migliaia di residenti delle aree di confine. Inoltre, sono state rafforzate le misure di sicurezza attorno alla centrale nucleare di Kursk.
Perdite e implicazioni future
Le perdite su entrambi i lati sono state significative. Le forze russe hanno riportato la distruzione di numerosi veicoli corazzati ucraini e la cattura di prigionieri, ma le forze ucraine hanno inflitto pesanti danni alle difese russe e continuano a mantenere alcune posizioni avanzate. L’operazione ha anche avuto gravi conseguenze umanitarie, con almeno cinque morti e decine di feriti tra i civili russi.