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La Russia Minaccia l’Europa: “Capitali Europee nel Mirino dei Nostri Missili!”

13 Lug 2024 - Europa

In risposta alla decisione degli Stati Uniti di dispiegare missili a lungo raggio in Germania, il Cremlino avverte che le capitali europee potrebbero diventare obiettivi di ritorsione. Le tensioni tra NATO e Russia raggiungono livelli allarmanti.

La Russia Minaccia l’Europa: “Capitali Europee nel Mirino dei Nostri Missili!”

La Provocazione della NATO: Una Strada Verso il Punto di Non Ritorno

Le tensioni tra Russia e Occidente hanno raggiunto un nuovo picco in seguito alla decisione degli Stati Uniti di dispiegare missili a lungo raggio in Germania. Mosca ha reagito con durezza, dichiarando che tale mossa non solo rappresenta un ritorno alla guerra fredda, ma autorizza la Russia a considerare le capitali europee come potenziali obiettivi di ritorsione.

Una Minaccia Esistenziale

Il Cremlino ha denunciato l’iniziativa americana come una minaccia diretta alla sicurezza russa, promettendo una risposta militare. Dmitry Peskov, portavoce del presidente russo, ha definito la situazione “paradossale”, sottolineando come la presenza di missili americani in Europa costringa la Russia a prendere di mira le località europee con i propri armamenti. Questa escalation, secondo il Cremlino, potrebbe condurre verso un conflitto su larga scala, con conseguenze devastanti per il continente.

Il Gioco pericoloso della NATO

La NATO, con il supporto degli Stati Uniti, sembra determinata a mantenere una posizione aggressiva nei confronti della Russia. Tuttavia, questa strategia rischia di portare a un punto di non ritorno, aumentando esponenzialmente il rischio di una guerra diretta tra le grandi potenze. Mosca ha ribadito di possedere sufficienti capacità di deterrenza contro i missili americani, ma ha avvertito che le potenziali vittime di questa corsa agli armamenti saranno inevitabilmente le capitali europee.

Il Dialogo come Ultima Speranza

Nonostante la retorica aggressiva, il Cremlino ha cercato di mantenere aperto un canale di comunicazione con Washington. Il ministro della Difesa russo, Andrei Belousov, ha recentemente parlato con il capo del Pentagono, Lloyd Austin, per discutere su come prevenire minacce alla sicurezza e ridurre il rischio di escalation. Questa volontà di dialogo riflette la consapevolezza che, senza un accordo diplomatico, la situazione potrebbe rapidamente degenerare.

Un’Interna Stretta Autoritaria

In risposta alla crescente contrapposizione con l’Occidente, la Russia ha anche rafforzato le misure di controllo interno. Una nuova legge firmata da Putin impedisce ai parlamentari russi di viaggiare all’estero senza autorizzazione, pena la perdita del loro incarico. Questa stretta è vista come una misura protettiva per evitare azioni penali illegittime contro i funzionari russi in giurisdizioni considerate ostili.

Le Preoccupazioni di Kiev

Nel frattempo, l’Ucraina continua a fare i conti con una realtà sempre più complessa. Nonostante i nuovi aiuti militari promessi dai partner al vertice della NATO di Washington, il numero di F-16 che Kiev riceverà sarà molto inferiore alle aspettative. Le preoccupazioni riguardano anche i ritardi nella consegna, problemi sui pezzi di ricambio e la vulnerabilità delle piste ucraine agli attacchi russi.

Un Futuro Incerto

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nonostante il sostegno continuo da parte degli Stati Uniti, deve affrontare l’incertezza politica globale. La possibile rielezione di Donald Trump potrebbe cambiare radicalmente il panorama del sostegno occidentale all’Ucraina. Nel frattempo, Zelensky continua a cercare il supporto dei suoi alleati, con una prossima visita in Gran Bretagna per partecipare alla riunione della Comunità politica europea.

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