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La tregua nella Striscia di Gaza inizierà domani alle 7:00, con il sostegno di Qatar ed Egitto e la mediazione del governo qatariota.

23 Nov 2023 - Mondo

La tregua nella Striscia di Gaza inizierà domani alle 7:00, con il sostegno di Qatar ed Egitto e la mediazione del governo qatariota.

Una tregua tanto attesa sta per prendere il via nella Striscia di Gaza. A confermarlo è Hamas, dopo l’annuncio di Majid bin Mohammed al-Ansari, portavoce del ministero degli Esteri del Qatar. La tregua, che inizierà domani (venerdì 24 novembre) alle 7:00 ora locale (le 6:00 in Italia), si protrarrà per quattro giorni.

Durante questo periodo, le Brigate Qassam, il braccio armato di Hamas, insieme ad altre fazioni palestinesi, si impegneranno a cessare ogni attività militare. Contemporaneamente, gli aerei israeliani interromperanno i sorvoli su diverse aree di Gaza per sei ore al giorno.

Un elemento cruciale dell’accordo riguarda lo scambio di prigionieri. Per ogni prigioniero israeliano rilasciato, tre prigionieri palestinesi – in particolare donne e bambini – verranno liberati. Si prevede il rilascio di un totale di 50 prigionieri israeliani, inclusi donne e bambini sotto i 19 anni.

Inoltre, la tregua prevede un significativo ingresso di aiuti umanitari nella Striscia. Ogni giorno, 200 camion carichi di forniture mediche e quattro camion di carburante entreranno a Gaza, offrendo un sostegno vitale alla popolazione assediata.

Il primo gruppo di ostaggi, composto da 13 tra donne e bambini, sarà rilasciato domani intorno alle 16:00 ora locale. Questi ostaggi saranno consegnati alla Croce Rossa e alla Mezzaluna Rossa. Durante i giorni di tregua, verranno raccolte ulteriori informazioni sugli ostaggi restanti per valutare la possibilità di un maggior numero di rilasci.

L’ufficio del primo ministro israeliano ha confermato la ricezione di una lista preliminare degli ostaggi. Il portavoce di Hamas, Osama Hamdan, ha espresso gratitudine verso Qatar ed Egitto per il loro ruolo nella mediazione. Ha inoltre criticato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu per il ritardo nell’accordo, ma ha espresso speranza per un avanzamento pacifico.

Da parte sua, il portavoce delle Brigate Al-Qassam, Abu Obeida, ha sottolineato la prontezza di Hamas a continuare il confronto, se necessario. Ha anche chiesto un’intensificazione delle forme di resistenza in diverse regioni.

L’Egitto ha svolto un ruolo chiave nel raggiungimento dell’accordo, invitando entrambe le parti a rispettarne i termini. Infine, il ministro israeliano della Difesa, Yoav Gallant, ha indicato che la tregua potrebbe essere breve, anticipando ulteriori combattimenti.

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